Per parlare dell'indagine su Garlasco a Quarto Grado vi era ospite Massimo Lovati, l'avvocato di Andrea Sempio: le sue parole
L’avvocato di Andrea Sempio, Massimo Lovati, è stato intervistato ieri sera da parte del programma di Rete Quattro, Quarto Grado, per parlare del giallo di Garlasco. Le prime parole del penalista sono state sul fatto che la procura stia indagando Sempio in concorso con altri, un capo d’incolpazione che secondo lo stesso Lovati non sta ne in cielo ne in terra, come più volte spiegato negli ultimi giorni: “Non vedo più aggressori, assolutamente no, il fatto è compiuto da una persona, tanto è che ci sono le impronte di una persona. Perchè oggi la procura di Pavia parla di concorso? Perchè era l’unico modo per riaprire l’indagine. Non possono rifare il processo di Alberto Stasi che è in giudicato, e per sette anni si è parlato di omicidio volontario, centinaia di magistrati, procuratori generali e pubblico ministeri hanno ritenuto si parlasse di omicidio volontario”.
Lovati spiega perchè a suo modo di vedere si è deciso per questo capo d’incolpazione: “Non potevano riaprire l’indagine e non potevano riaprire quella del 2017 che si è conclusa con l’archiviazione della posizione di Sempio Andrea, perchè il decreto di archiviazione non è stato impugnato e quindi è un altro giudicato. Per poter riaprire le indagini hanno escogitato questo capo di imputazione che io ho sempre ritenuto un trabocchetto o comunque un qualche cosa che non mi permette di difendermi specificatamente, per questo si parla di concorso, non per altro, dove è sto concorso? Io il concorso lo vedo in una rapina al portavalori in autostrada. Il capo d’imputazione, d’accusa è un trabocchetto e continuiamo a cercare un concorso che dal fatto non risulta. La prima cosa è la determinazione del fatto – aggiunge Lovati sull’argomento – qui siamo di fronte ad un omicidio e dalle risultanze emerge solo una impronta, una, di che concorso parliamo?”. Quindi l’avvocato di Andrea Sempio usa parole molto forti su questa nuova indagine: “Questa è la giustizia del diavolo, si parte dalla fine per arrivare all’inizio, mi si contesta un concorso poi il diavolo va a cercare i complici per correggere l’accusa iniziale che non sta in piedi, questa non è la giustizia della verità è quella del diavolo. E’ un capo d’accusa senza fondamento e poi cerca di trovare elementi surrettizi andando a far finta di cercare i complici, questa è la giustizia del diavolo”.
DELITTO DI GARLASCO, LOVATI E QUELLO CHE ACCADRA’ IL 17 GIUGNO
Sull’incidente probatorio che si terrà il prossimo 17 giugno, e attraverso cui verranno esaminati vari reperti fra cui la spazzatura di casa Poggi, l’avvocato Lovati spiega: “Quei reperti non li hanno mai analizzati, anche se non li ho visti ma pare che ci sia, Sempio mangiava mai il Fruttolo? Bisognerebbe chiederlo a lui, io non lo mangio, solo yogurt bianco magro, non gli ho mai chiesto se lo mangiava, non mi interessa. Bisogna vedere se dopo 18 anni qualche traccia biologica potrà essere rintracciata”. E ancora: “Questi sviluppi io li aspetto con trepidazione ma è una trepidazione penso che attanagli ogni difensore, siccome questi oggetti, specialmente quelli della spazzatura, non sono mai stati periziati, esaminati, analizzati, un po’ di timore ce l’ho. Temo che possa uscire una traccia di Sempio? Certo… se io faccio un incubo invece di fare un sogno”.
Poi ironizza: “Magari c’è anche il mio dna, chi lo sa che dna c’è, o non c’è niente, magari c’è quello suo o della martina. Che discorsi stiamo facendo? Perchè deve esserci il dna di Sempio? L’ho detto perchè ho fatto un incubo, sa che cosa è in incubo? Uno che fa un sogno brutto. Qualcuno ha alterato quei reperti? Questo lo dice lei. L’incubo vede nel fruttolo il dna di Sempio, poi le considerazioni che stanno sotto l’incubo ognuno fa quello che crede. Io temo. Escludo che Sempio fosse lì nelle 48 ore prima della morte di Chiara. Io escludo che ci fosse stato Sempio ma temo come difensore di dover affrontare una realtà diversa della quale ho paura, io faccio dei pensieri semplici non arzigogolati, la penso così punto e basta”.

DELITTO DI GARLASCO, LOVATI: “STASI E CHIARA POGGI SI AMAVANO”
Decisamente criptiche le parole di Lovati sul suo indagato e i nuovi reperti di Garlasco, visto che sembra dire una cosa per poi smentirsi, ma il buon penalista ci ha abituato ormai da settimane ad usare questo linguaggio molto allusivo, per provare a mescolare un po’ le carte in tavola. Sul fatto che Alberto Stasi sia innocente, infine, Lovati spiegato: “Non c’è movente, perchè stasi è innocente? Erano due fidanzati, non c’è una prova tossica fra i due, andava tutto bene, da dove nasce questo movente? Le sentenze? Quando non sanno cosa dire… “.
E ancora: “Sempio avrebbe men che meno il movente. Chiara e Alberto erano due fidanzati, si volevano bene, non c’è alcun elemento che ci facesse pensare ad un amore tossico, nessun elemento che fa pensare ad un litigio, questo è amore della verità, erano due fidanzati, perchè Alberto deve aver ucciso Chiara? E qui mi fermo, perchè casca l’asino. Era amore fra i due ragazzi, quando due ragazzi si amano”. Poi aggiunge: “Che non abbia voluto dormire lì Stasi è perfettamente normale, se ha voglia sta lì se no va a casa sua, non ptoeva essere indicatore di una liti? Ma perchè? Se io ho voglia di andarmene a casa a fare la tesi. Si può pensare di tutto e di più, siamo nel campo delle ipotesi, non riesco a decifrarla questa cosa qua”. Per Lovati quindi Alberto Stasi è assolutamente innocente ma starebbe solo coprendo qualcuno per evitare di finire ammazzato, proprio come la povera Chiara Poggi.
