L'ex maresciallo dei carabinieri, Francesco Marchetto, intervistato dai microfoni di Mattino 5 News sul delitto di Garlasco: le sue parole
L’ex comandante dei carabinieri Marchetto, colui che per primo indagò sul delitto di Garlasco, ha rilasciato delle dichiarazioni meritevoli d’attenzione stamane a Mattino 5 News, il talk di Canale 5 condotto da Federico Panicucci e Francesco Vecchi. Marchetto racconta che quando arrivò sulla scena del crimine notò fin da subito una certa confusione e che vi fosse qualcosa che assolutamente non andava: “La cosa che notai da subito era, troppe persone sul luogo, all’interno – racconta l’ex militare dell’arma – all’interno, con ordine, si sarebbero dovuti trovare il magistrato, il comandante del reparto, il comandante della compagnia, gli addetti ai reperti e gli addetti alla fotografia, stop, secondo me c’era troppa gente”.
Francesco Marchetto, va detto, è sempre stata considerata una figura un po’ controversa, come dimostrano le tre condanne a suo carico, ma nel contempo venne sempre ritenuto un abile investigatore e fin da subito si accorse che qualcosa non andava nel delitto di Garlasco: “Quando sono entrato ho notato tanto sangue, qualcuno fra gli operanti non bardato? Questa è stata la conseguenza del dopo, quando ad un certo punto hanno richiesto il famoso paio di scarpe per verificare se sulle suole vi fossero o meno tracce di sangue”.
DELITTO GARLASCO, MARCHETTO E LA TESTIMONIANZA DI MUSCHITTA
E ancora: “Secondo me i calzari, buona parte, non tutti, li avevano. Io mi sono soffermato sul luogo solo per il mio interesse, ma lì era già un paio d’ore che la gente entrava e usciva ,quindi non so cosa sia successo prima. Per quanto riguarda i guanti secondo me molte persone non avevano i guanti, non se l’erano infilati, non capisco il motivo perchè ognuno risponde del suo ma mi sono accorto che molte persone non si erano infilati i guanti”.
L’ex maresciallo dei carabinieri si sofferma su un altro aspetto controverso del delitto di Garlasco, la famosa testimonianza di Muschitta, un testimone che fornì un racconto decisamente dettagliato di quanto vide vicino alla casa di Chiara Poggi, per poi ritrattare tutto dopo un’ora di pausa durante la testimonianza.
DELITTO GARLASCO, MARCHETTO E LA TESTIMONIANZA DI MUSCHITTA
Molti furono coloro che considerarono quelle dichiarazioni attendibili ed esprime i suoi dubbi anche il carabiniere Marchetto: “Muschitta vede questa ragazza che esce da via Pascoli con i capelli a caschetto, scarpe con la stella e tutto quello che si vuole…mettiamo il caso che lui fosse un mitomane e che si sia inventato tutto, ma la macchina? Quando lui dice di aver visto la ragazza e dice ‘l’ho vista transitata, mi son accorto che ho sbagliato strada, allora imbocco Via Pascoli’ e lo dice nell’immediatezza non dice di essere passato un’ora dopo… ‘imbocco via Pascoli, faccio una retromarcia e poi noto posteggiata sulla sinistra un’auto, dove c’è una piccola rientranza di fronte alla casa dei Poggi, che era ferma, posteggiata’”.
Per Marchetto: “Ha raccontato la verità, non era nelle condizioni di poter mettere in quel momento, in quel preciso istante le due cose assieme, del SUV non aveva il verbale”. Secondo Muschitta ha ritrattato “perchè è stato minacciato o intimidito. E’ stato minacciato da qualcuno che era all’interno della procura in quel momento”, accuse molto pesanti da cui noi prendiamo le distanze.