Si parla del delitto di Garlasco a Chi l'ha visto con l'intervista esclusiva a Mattia Capra, amico di Andrea Sempio: le sue parole
Il giallo di Garlasco ieri sera a Chi l’ha visto e il talk di Rai Tre ha voluto parlare con Mattia Capra, amico di Andrea Sempio e Marco Poggi. Anche lui, come molti altri ragazzi di quella compagnia, ha fornito il dna e ha subito una perquisizione in casa anche se non è assolutamente indagato. “Sono amicizie trentennali quelle con Marco Poggi e Andrea Sempio – spiega Mattia Capra – con Marco ho giocato a pallone nei pulcini e Andrea sicuramente lo conosco prima delle medie. Eravamo dei ragazzi bravi e ‘sfigatini’ come siamo stati descritti, perchè non facevamo le cose che facevano i ragazzi popolari, andavamo in un pub di Garlasco, il Punto Zero, che adesso ha chiuso, la birreria e poco altro”.
Quindi Mattia Capra ha precisato: “Non c’erano ombre in questo gruppo, droga? Assolutamente no ed è una cosa che mi dà molto fastidio perchè io ho perso entrambi i giocatori per la droga”. Fra Mattia Capra e Andrea Sempio ci sarebbero stati dei contatti telefonici il 13 agosto 2007, giorno dell’omicidio, ma a riguardo il ragazzo spiega: “Non mi ricordo i contatti di Sempio il 13 agosto, mi sembra tutto normale, non c’è una caterva di chiamate”.
DELITTO DI GARLASCO, MATTIA CAPRA E LA CANTINA DEI POGGI
Poi precisa, su eventuali possibili rapporti fra Sempio e Chiara Poggi: “Mai notato un atteggiamento di Sempio particolare verso Chiara, mai fatta menzione né apprezzamenti, zero”. E ancora: “Non eravamo spesso in camera di Chiara, io la casa l’ho frequentata fino al 2003 quando ho poi cominciato a lavorare nell’attività di famiglia e da lì in poi l’ho frequentata molto meno per impegni lavorativi”.
E ancora. “Sempio non so se frequentava la cantina (per andarci bisogna fare le famose scale dove è stato trovato il corpo di Chiara ndr) ma penso di si visto che anche io la frequentavo, ricordo di essermi pesato in quella cantina perchè ero un ragazzo obeso, pesavo 94 kg a 14 anni è un evento particolarmente significativo”. E ancora: “Non mi ricordo di Chiara Poggi perchè non avevamo niente a che fare con lei Marco è una persona particolarmente riservata e non avrebbe mai parlato di sua sorella”.

DELITTO DI GARLASCO, MATTIA CAPRA: “SEMPIO FARA’ FATICA A…”
Su queste nuove indagini a 360 gradi, che ha visto gli inquirenti perquisire la casa proprio di Mattia Capra, lo stesso ragazzo ha precisato: “Penso sia corretto che indaghino su di noi, io non avevo un alibi e non ce l’ho, per rispetto degli inquirenti che hanno avuto rispetto durante la perquisizione preferisco non parlare dell’indagine in corso, io sono stato sentito ma dei dettagli preferisco non parlarne”. In ogni caso precisa: “Io ho la coscienza pulita, penso che non possono trovare nulla su di me quindi non mi sento sotto indagine. Il dna mio non credo ci sia su Chiara”.
Chiusura dedicata all’amico Andrea Sempio: “Ho rilasciato una intervista di recente in cui ogni cosa che dico a suo favore sua è stata tagliata (forse si riferisce a quella di Ore 14 ma non abbiamo certezza ndr), io mi fido di lui, siamo amici da 30 anni. Dal letame che gli è stato sparso ogni giorno non ne uscirà molto presto, ma non ho mai avuto un dubbio sulla colpevolezza di Andrea Sempio”. Una intervista molto interessante quella di Mattia Capra a cui ha fatto seguito una brevissima chiacchierata con Alessandro Biasibetti, un altro ragazzo della compagnia di Sempio che oggi è un frate dominicano (anche lui ha fornito il dna agli inquirenti): “Lo sapete meglio di me che c’era Marco quel giorno in Trentino – ha detto Biasibetti – io non dico niente, prego per voi, fate bene il vostro lavoro”.
