Delitto di Garlasco, crolla l'alibi dei due amici di Andrea Sempio? Spunta il giallo delle telefonate il giorno dell'omicidio, ma anche della borsa sparita
Due alibi smentiti e il giallo della borsa sparita: sono tante le ombre sul delitto di Garlasco, alcune nuove. Come le telefonate di Andrea Sempio a due amici il giorno dell’omicidio. L’indagato nella nuova indagine sull’omicidio di Chiara Poggi avrebbe contattato Mattia Capra e Roberto Freddi sei volte tra le 9:58 e le 12:18, ma nessuna delle chiamate in questione risulta nei verbali originali delle indagini del 2007.
Lo rivela La Stampa, spiegando che gli investigatori ora si chiedono se ciò possa modificare la ricostruzione temporale del delitto, che finora era stata fissata tra le 9:12 e le 9:36, in base agli spostamenti di Alberto Stasi, condannato in via definitiva e prossimo al ritorno in libertà. Quelle comunicazioni potrebbero essere normali contatti tra amici, ma i carabinieri stanno valutando possibili collegamenti a movimenti sospetti o a un tentativo di crearsi un alibi.
Il primo contatto fu alle 9:58 tra Sempio e Capra, ma durò un secondo, quindi potrebbe essere stata una chiamata senza risposta. Alle 11:10 c’è un SMS da Capra a Sempio, che lo richiamò 15 minuti dopo. In questo caso, la telefonata durò 40 secondi. Alle 11:59 ci fu un SMS di Sempio verso Freddi, che rispose alle 12:12, sei minuti dopo la risposta di Sempio. Nel frattempo, e più precisamente alle 12:17, il nuovo indagato contattò nuovamente Capra con una telefonata.
DELITTO DI GARLASCO, IL GIALLO DELLE CHIAMATE E DELLA BORSA SPARITA
Analizzare questi contatti è complesso, visto che non furono richiesti tabulati per loro, ma solo per Stasi. Ora ci sono i dati generici della cella di Garlasco a disposizione, con qualche elemento interessante per quanto riguarda l’alibi dei due amici di Sempio. Nel 2007 dichiararono di essere rimasti a Garlasco quel giorno, ma i dati delle celle telefoniche ora mostrano che uscirono dal paesino prima delle 10, rientrando più tardi: alle 11:10 Freddi, un’ora dopo Capra.
Inoltre, Sempio ebbe una chiamata sul cellulare da un numero fisso alle 11:25, un altro dettaglio che potrebbe rivelarsi utile. La Procura di Pavia sta anche cercando di chiarire se gli amici del fratello di Chiara avessero libero accesso a tutta la villetta, anche al piano dove fu uccisa, o solo al pianterreno, anche per capire chi poteva entrare senza forzare porte o finestre.
A tutto ciò si aggiunge il mistero della borsetta scomparsa: nelle prime foto della scena del delitto di Garlasco si vede una borsa della vittima, con uno scontrino all’interno relativo alla pizza che aveva mangiato con Stasi la sera prima. Ma nei verbali ufficiali non ci sarebbe alcuna traccia di quella borsa che, secondo Libero, fu restituita alla famiglia e poi rubata nella casa dove si erano trasferiti durante le indagini. Eppure, non vi è alcuna denuncia di quel furto.