Delitto di Garlasco, l'avvocato Taccia (legale di Sempio) sbotta con Pietracalvina: "Archiviazione comprata? Chiacchiere". Poi l'attacco agli inquirenti
DELITTO DI GARLASCO, LE REAZIONI DEI LEGALI
Una giornata importante, che potrebbe dare una svolta alla nuova indagine sul delitto di Garlasco: così l’ha definita a Ore 14 l’avvocato Antonio De Rensis, legale di Alberto Stasi, durante il suo intervento in collegamento, poi interrotto per raccogliere le dichiarazioni della collega Angela Taccia, che invece si occupa di Andrea Sempio. Quest’ultima è stata protagonista di uno scontro verbale con la cronista Ilaria Pietracalvina, che la stava sollecitando sui nuovi sviluppi dell’inchiesta, con le perquisizioni a casa dell’ex procuratore Mario Venditti, indagato a Brescia per corruzione nel caso Sempio.
«La minoranza negazionista adesso spero che possa iniziare a farsi qualche domanda», stava dichiarando De Rensis. Invece, la collega Giada Bocellari riportava la reazione di Stasi: «Non ha detto nulla. Lui è sempre rispettoso di tutte le istituzioni, osserva e rispetta la condanna. Poi è chiaro che le emozioni ce le ha, però sono emozioni sue».
In merito all’ipotesi di corruzione, De Rensis si aspetta chiarimenti dall’indagine di Brescia: «I preventivi si fanno su carta intestata, non prevedono conclusioni ma un iter. I soldi si danno con bonifici; certi prelievi in contanti, per cifre enormi e da parte di persone che dovrebbero avere guadagni identificabili, vanno giustificati…».

La collega ha fatto invece il punto sull’udienza, conclusa con la concessione di altri 70 giorni per l’incidente probatorio, rivelando che «è stato nominato un nuovo perito, che dovrà confrontare alcune impronte individuate sulla spazzatura». La prossima udienza è fissata al 18 dicembre, ma si ritiene che ormai si sia in dirittura d’arrivo per quanto riguarda l’incidente probatorio.
LO SCONTRO TRA L’AVVOCATO TACCIA E LA CRONISTA PIETRACALVINA
Nel frattempo, l’avvocato Angela Taccia si recava a casa della famiglia Sempio proprio per conferire con il suo assistito al termine dell’udienza, ma anche alla luce degli ultimi sviluppi sul fronte dell’indagine di Brescia. «Se vengono dati 43mila euro? E dove l’avete letto? Io non ho visto il decreto, è inutile che insistete», ha sbottato il legale quando Ilaria Pietracalvina le chiedeva conto dell’ipotesi che sia stato corrotto il procuratore Venditti per archiviare Sempio nella precedente indagine.
«Ma state scherzando? Dobbiamo ascoltare un po’ meno le chiacchiere e guardare un po’ più i fatti. Anche mesi fa chissà cosa doveva uscire, ma non sta uscendo niente. Le intercettazioni vanno ascoltate e rivalutate bene. Quindi, stiamo cauti e vediamo cosa succederà», ha proseguito Taccia.
Quando Pietracalvina le ha chiesto apertamente se il suo cliente abbia mai dato soldi per essere archiviato, Taccia ha replicato: «Ma sta scherzando? Assolutamente no. Ma che domanda mi fa? Non ce l’ho con lei, ma sono un po’ stupita e un po’ stanca, perché dopo due ore di udienza sono venuta qui per parlare col mio cliente. Non so se sia grave o no, perché non conosco i fatti e guarderò le carte se ci saranno».
Quindi ha avanzato lei una domanda: «Io vi chiedo una cosa soltanto, a logica: è vero che quella di Sempio è una famiglia semplice, ma sarebbero degli idioti a tenere in casa delle carte…». Il riferimento è al bigliettino con l’appunto interpretato come l’indicazione del presunto pagamento per l’archiviazione, con la cronista che cita strane movimentazioni di denaro, coinvolgendo anche una zia di Sempio.
«Se avevano bisogno di soldi per qualsiasi caso? Io non so niente, ero in udienza. Archiviazione comprata? Non c’è nessuna accusa, non sono indagati i Sempio. Un’ora fa ho appreso che Venditti è indagato».
L’ATTACCO AGLI INQUIRENTI
Al ritorno in studio è stato raccolto il commento dell’avvocato Giada Bocellari, che ha tagliato corto: «Eravamo tutti in udienza, forse c’è bisogno di fermarsi a riflettere». Anche La Vita in Diretta ha parlato con l’avvocato Angela Taccia, la quale avrebbe assicurato che il suo cliente è tranquillo, tanto che le avrebbe detto di essere abituato alle perquisizioni. Inoltre, ha confermato la sua stima nei confronti del procuratore indagato. Non manca una frecciata agli inquirenti: «Che strano che avvengano sempre due cose contemporaneamente per mettere in difficoltà la difesa di Sempio».
