Delitto di Garlasco, l'avvocato Tizzoni (legale della famiglia di Chiara Poggi: "Basta cattiverie online. Ho sofferto con loro, sono persone esemplari"

DELITTO DI GARLASCO, PARLA IL LEGALE DEI POGGI

A diciotto anni dal delitto di Garlasco, il legale della famiglia di Chiara Poggi torna a difendere la memoria della vittima e a proteggere il dolore dei suoi genitori, «persone esemplari» contro cui si sono scatenate illazioni negli ultimi mesi, da quando è stata aperta una nuova indagine.



L’avvocato Gian Luigi Tizzoni li aveva conosciuti un anno prima di ricevere l’incarico in seguito all’omicidio. La mamma di Rita Preda, quindi la nonna di Chiara, era stata vittima di un investimento a Gropello, riportando delle ferite; Tizzoni si era quindi occupato del risarcimento e di eventuali aspetti penali.



Un anno dopo, mentre era in vacanza, apprese la notizia dell’omicidio; poi fu contattato dai Poggi, rappresentandoli in un caso giudiziario lungo e doloroso, che ha ripercorso anche a livello personale in un’intervista alla Provincia Pavese.

Garlasco, mamma Chiara Poggi (Foto: Quarto Grado)

«Ho sofferto con loro e li ho sempre apprezzati per la loro compostezza e fiducia nelle istituzioni», ha dichiarato il legale. Li ha apprezzati, ad esempio, in occasione delle assoluzioni di Alberto Stasi, quando non si riusciva ad arrivare alla verità processuale: non hanno mai dubitato del suo lavoro e di quello delle istituzioni.



TIZZONI SULLA NUOVA INDAGINE

«Anche quando Stasi era stato assolto non hanno puntato il dito contro nessuno», ha dichiarato Tizzoni. Per quanto riguarda la colpevolezza dell’ex fidanzato di Chiara Poggi, il legale precisa che non sono loro ad affermarlo, ma le sentenze. In merito, invece, alla nuova indagine — che punta il dito su Andrea Sempio — Tizzoni sottolinea che non si tratta di una revisione del processo, che peraltro la difesa di Stasi non è mai riuscita a ottenere.

«La Procura è libera di indagare, ci mancherebbe altro». Ciò che ha dato fastidio alla famiglia Poggi è «il prelievo di nascosto della loro spazzatura», visto che sono sempre stati collaborativi. Infine, Tizzoni ha sottolineato di non essersi occupato del caso per soldi, precisando di aver chiesto solo quanto disposto nelle sentenze, e di aver scritto un libro — pubblicato in poche copie — destinato soprattutto a suo figlio.

Ha chiesto di mettere fine alle «tante cattiverie» contro la famiglia di Chiara Poggi che si leggono quotidianamente sul web. «Una società civile dovrebbe rispettare le sentenze e il dolore di chi ha perso una figlia così», ha concluso Tizzoni.