Il delitto di Garlasco stamane a Storie Italiane, con gli ultimi aggiornamenti: spunta il giallo della villetta della nonna di Chiara Poggi

Si parla del caso di Garlasco e degli ultimi aggiornamenti sulle indagini a Storie Italiane. Alessandro Politi ha intervistato la vicina di casa della nonna di Chiara Poggi, che viveva in una in quel di Groppello, che quando la ragazza venne uccisa era abbandonata ma che la sera prima dell’omicidio aveva la luce accesa.



A scoprirlo fu un vicino di casa della stessa villetta, e oggi il talk di Rai Uno ha intervistato la moglie dello stesso, che ha raccontato: “Mio marito era un’agricoltore, tornava a piedi dalla cascina, ha visto la luce accesa in quella villetta, quella sera, poi il mattino dopo ha scoperto che Chiara era morta in casa”. E ancora: “Noi conoscevano bene queste persone. Il giorno dopo questa notizia della luce si è sparsa e carabinieri hanno parlato con mio marito”.



DELITTO GARLASCO, LA VICINA: “CHIARA NON VENIVA MAI ALLA VILLETTA…”

Ma perchè vedere la luce accesa era strano? “La villetta era abbandonata – racconta ancora la vicina di casa – la mamma della Chiara viveva a Garlasco, la villetta era sembre buia, ma la sera prima che hanno ucciso la Chiara la luce era accesa”. La donna ha proseguito: “Chiara non veniva mai alla villetta, mentre il fratello veniva, non so se con amici o da solo. Mio marito si è chiesto come mai i carabinieri sono venuti da lui a chiedergli della luce, si è molto meravigliato”.

“Si i carabinieri hanno fatto un collegamento fra le due cose, in quella villetta c’era la luce quella sera, non sappiamo come mai, non l’hanno mai scritto sui giornali. Nessuno ha mai capito il perchè di questa luce accesa, un mistero”. Un giallo nel giallo che si infittisce con la notizia del furto nella villetta della nonna, due mesi dopo l’omicidio. Ma chi poteva esserci in quella villetta? Marco Poggi era in montagna, mentre Chiara Poggi era con Alberto Stasi.



DELITTO GARLASCO, LE PAROLE DELL’AVVOCATO DI STASI

Giada Bocellari, avvocato di Alberto Stasi, ha commentato a Storie Italiane: “All’epoca furono sentiti 3 testimoni sulla questione della luce, probabilmente uno è il marito della signora. Tutti hanno riferito che avrebbero visto le luci accese la sera prima dell’omicidio, tutti riportano questa circostanza un po’ strana, anche perchè la nonna si trovava in una casa di riposo, questa circostanza non è mai stata comunque connessa al delitto”.

E ancora: “Quello che è certo che Alberto Stasi e Chiara Poggi si trovavano pacificamente a casa di Chiara e li collocano lì varie circostanze. Il fratello di Chiara era in Trentino con i genitori e quello che risulta è che l’unico mazzo di chiavi ce l’aveva Chiara che usava per andare a raccogliere verdura e frutta nell’orto della villetta della nonna, c’è anche un bigliettino nella casa di Garlasco in cui Chiara si era segnata quanto doveva fare nella villetta di Groppello. I carabinieri non sono riusciti a comprendere chi vi fosse nella villetta ne tanto meno se è collegabile a quanto accaduto la mattina dopo, resta un mistero, è una circostanza senza finale”.