Un lavoratore può rischiare le dimissioni di fatto nel 2025 con conseguente perdita del diritto alla NASpI. L'INPS spiega la procedura.
Occorre far dei chiarimenti su quando si può definire per il lavoratore “dimissioni di fatto 2025“. Con una circolare pubblicata dall’ente previdenziale il 19 febbraio di quest’anno, precisamente la numero 639, il dipendente che si assenta dal luogo di lavoro per più di 15 giorni e senza alcuna motivazione perde il diritto alla disoccupazione.
A dar maggior chiarezza sono le nuove disposizioni del Collegato Lavoro, che sancisce le dimissioni volontarie, con conseguente perdita al diritto di ricevere il ticket NASpI quando un impiegato si assenta dal lavoro senza darne motivazione e per più di quindici giorni.
Le dimissioni di fatto 2025 non ammettono la NASpI
Per dimissioni di fatto 2025 si intende un lavoratore che per un periodo prolungato (in questo caso oltre 15 giorni) si assenta dal luogo di lavoro senza darne motivazione. Naturalmente per potersi comprovare come “licenziamento volontario” è indispensabile rispettare una procedura INPS specifica.
Chiariamo il fatto che nel momento in cui un lavoratore dà le dimissioni per una sua volontà, allora non può pretendere di ricevere l’indennità di disoccupazione, diversamente il datore di lavoro ha l’onere di pagare il ticket per favorire e riconoscere il diritto alla NASpI.
Veniamo dunque al caso delle famose “dimissioni di fatto”, che sono state introdotte con i Decreti normativi degli scorsi anno, ovvero sia il 2023 che il 2024, e contenute all’interno dell’articolo numero 19. Le medesime regole vengono previste anche laddove il dipendente abbia un contratto di lavoro a tempo indeterminato.
Modulo e impossibilità non volontaria
La procedura descritta dall’ente previdenziale implica che il datore di lavoro debba prima di tutto assicurarsi che il lavoratore non si sia recato sul lavoro senza realmente spiegarne i motivi, e successivamente farlo presente all’Ispettorato del Lavoro.
A sua volta il lavoratore ha il diritto di poter comprovare la reale impossibilità di non aver potuto comunicare la sua assenza, ma soprattutto dimostrandone dei motivi oggettivamente accettabili.
La pratica UNIEMENS a carico dei datori di lavoro, va spedita compilando il modulo e in riferimento alla sezione denominata <Tipo Cessazione> e con il codice “1Y”.
