Chi è Diodato, il cantautore che nel 2020 ha vinto Sanremo con "Fai rumore"? Da Taranto al palco dell'Ariston: nel 2014 la prima partecipazione
Nato ad Aosta da genitori di Salerno e Taranto, Antonio Diodato, anche noto solo con il cognome che ha scelto come nome d’arte, è cresciuto in Puglia. Proprio parlando della sua Taranto, Diodato qualche tempo fa ha dichiarato: “È una delle città più belle di questo Paese, ha due mari, si mangia da Dio. Ma purtroppo i danni ci sono, c’è un forte inquinamento per l’ex Ilva”. Al di là del legame con la sua terra, che Diodato non ha mai lasciato, come è cominciato il percorso dell’artista nel mondo della musica? La sua carriera è cominciata in giovane età, con l’esempio di grandi cantautori italiani e band straniere, ma ha trovato l’impulso decisivo in Svezia: a Stoccolma, infatti, ha prestato la voce al brano “Libiri” con DJ svedesi, per poi tornare in Italia e laurearsi al DAMS a Roma. Il primo EP di Diodato è uscito nel 2007, mentre negli anni successivi sono arrivati i primi lavori pubblici: ha preso parte nel 2013 al concerto del Primo Maggio a Taranto mentre nel 2014 è salito sul palco di Sanremo tra le Nuove Proposte con “Babilonia”, un singolo che gli è valso il secondo posto dietro Rocco Hunt.
Chi è Diodato: “Ogni volta a Sanremo ho l’ansia”
Sul palco di Sanremo Diodato ci è tornato in più occasioni e nel 2020 la partecipazione gli è valsa il titolo: con “Fai rumore”, ha infatti vinto il Festival della canzone italiana. Un anno magico il 2020 per Diodato: nello stesso anno della vittoria all’Ariston ha infatti ottenuto un David di Donatello per la miglior canzone originale per “Che vita meravigliosa”, colonna sonora del film La Dea Fortuna.
Parlando a “Che tempo che fa” dell’emozione del 2014 sul palco dell’Ariston con “Babilonia”, Diodato ha raccontato: “Me lo ricordo bene, c’era una tensione assurda. Ricordo proprio la tensione e l’ansia di tutte le volte al Festival, soprattutto la prima”.