Domenico Arcuri e i maxi stipendi Invitalia su cui anche la Corte dei conti ha acceso riflettori: video servizio Quarta Repubblica. Ha percepito 1,3 milioni in più in 4 anni

Stipendi fuori quota per Domenico Arcuri da dirigente Invitalia? La Corte dei conti ha acceso i riflettori sui compensi del manager, che ad esempio ha ricevuto 396mila euro nel 2016. A scovare le carte è stato Claudio Rinaldi, inviato di Quarta Repubblica, il programma condotto da Nicola Porro. Si tratta delle relazioni che la Corte ha inviato al governo e al Parlamento analizzando i bilanci di Invitalia, l’Agenzia per lo sviluppo di cui il commissario straordinario all’emergenza coronavirus è da 13 anni amministratore delegato. Nella sua relazione sul bilancio 2014 la Corte dei conti ha indicato, ad esempio, 789mila euro percepiti da Arcuri nel 2012, 760mila euro l’anno successivo. Il compenso è stato alleggerito quando il governo Monti ha varato la prima legge che mette un tetto agli stipendi dei dirigenti pubblici. Così nel 2014 lo stipendio annuale di Arcuri è “sceso” a 599mila euro, comunque al di sopra del tetto fissato dal governo. È pure di più di quanto dichiarato dallo stesso manager in un’intervista a Repubblica del 2014: dichiarò infatti di percepire 300mila euro, tutto compreso. Clicca qui per il servizio di Quarta Repubblica su stipendi Arcuri.



DOMENICO ARCURI E GLI STIPENDI INVITALIA FUORI QUOTA

Anche negli anni successivi gli stipendi di Domenico Arcuri sono al di sopra del tetto previsto. Nel 2015 e nel 2016, ad esempio, il manager di Invitalia ha percepito 396mila euro più 23mila di rimborsi spese. E pensare che nel 2015 l’allora ministro dell’Economia Carlo Padoan parlò di tagli e sacrifici imposti ai dirigenti pubblici. Non la pensava così la Corte dei conti. «Permangono i profili di criticità già evidenziati nella scorsa relazione relativi all’adempimento alle prescrizioni di legge in materia di compensi all’amministratore delegato e al presidente», si legge ad esempio. Nella relazione sul bilancio 2014 comunque l’assemblea dei soci, quindi il Ministero dell’Economia che controlla Invitalia, aveva invitato a «ricondurre i trattamenti economici ai limiti di legge». Ma in realtà non è cambiato nulla. Solo dal 2017 Invitalia e i suoi manager hanno cambiato status ma, come riportato da Il Giornale, perché l’Agenzia aveva cominciato ad emettere obbligazioni quotate e quindi non è più tenuta a rispettare i tetti. Viene così introdotta una parte legata ai risultati. Ed è così che, guarda caso, crollano gli stipendi di Domenico Arcuri. Ma in quattro anni, come evidenziato da Quarta Repubblica, ha percepito 1,3 milioni di euro in più.



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