Don Camillo e l’onorevole Peppone è il terzo film della saga con Fernandel e Gino Cervi, questa volta diretti per la prima volta da Carmine Gallone
Don Camillo e l’onorevole Peppone, film su Rete 4 diretto da Carmine Gallone
Sabato 5 aprile, andrà in onda, in prima serata su Rete 4, alle ore 21:25, il terzo capitolo della saga con protagonisti Don Camillo e Peppone dal titolo Don Camillo e l’onorevole Peppone. Così come i precedenti, anche questo lungometraggio si basa sulle storie narrate da Giovannino Guareschi, che ha collaborato anche alla stesura della sceneggiatura. La pellicola è un progetto cinematografico del 1955 prodotto da Rizzoli Film e diretto da Carmine Gallone, che in seguito si occuperà anche della regia del sequel intitolato “Don Camillo monsignore… ma non troppo” (1961). La colonna sonora è invece realizzata da Alessandro Cicognini, firma delle musiche dell’intera saga.
I due protagonisti del film Don Camillo e l’onorevole Peppone sono interpretati anche in questa occasione da Fernandel e Gino Cervi (rispettivamente Don Camillo e Peppone). Nel cast ritornano anche Leda Gloria, nei panni della moglie di Peppone, e Saro Urzì, con il personaggio de il Brusco.
La trama del film Don Camillo e l’onorevole Peppone: Brescello sempre nel cuore
Don Camillo e l’onorevole Peppone è ambientato ancora una volta nel piccolo paese di Brescello nell’immediato dopoguerra, diventato palcoscenico di un’agguerrita lotta tra il Partito Comunista e quello Democristiano. I due fronti sono in disaccordo su numerosi punti, come l’installazione di un monumento dedicato alla pace nel centro cittadino.
Don Camillo, però, ha ben altri pensieri per la testa, infatti ha scoperto che il primo cittadino, Peppone, ha intenzione di candidarsi come deputato a Roma. Mentre riflette davanti al crocifisso, il parroco si ricorda però che, per poter diventare onorevole, il sindaco deve riuscire prima ad ottenere l’attestato di quinta elementare. Nonostante il prete non sia d’accordo con l’idea dell’amico/nemico, è proprio lui a sostenerlo durante la difficilissima prova di italiano, permettendogli di superare l’esame.
Questo momento di sintonia, però, ha breve durata, infatti i due ricominciano ben presto a battibeccare fino a che Peppone viene eletto e si prepara a partire alla volta della capitale. Pochi istanti dopo essere salito sul treno, però, l’uomo si rende conto che il suo desiderio più grande è continuare a fare il sindaco del suo paese, così rinuncia a questo importante incarico e torna nella sua amata cittadina.