Don Luigi Ciotti, sacerdote ma anche presidente dell’associazione antimafia Libera, è intervenuto sul palco della Cgil in piazza San Giovanni a Roma, dove ha parlato della Costituzione italiana e, brevemente, del caso sulla giudice Iolanda Apostolico. Secondo il presbitero, infatti, “i principi della Costituzione sono stati traditi”, mentre il suo intento è solamente quello di preservarli e difenderli, ricordando come la nostra Carta costituzionale, e la Chiesa, siano a favore della lotta contro la povertà, le discriminazioni e la disuguaglianza. In tal senso, secondo don Ciotti, la decisione della giudice Apostolico sarebbe stata corretta e inopinabile, tanto perché ha applicato nel modo migliore le direttive comunitarie, sia perché ha difeso proprio quelle categorie salvaguardate della Costituzione.
Don Luigi Ciotti: “Brava la giudice Apostolico, ha applicato le regole comunitarie”
Insomma, l’intervento di don Luigi Ciotti è partito dal sottolineare proprio come la Costituzione e i suoi principi siano stati traditi, spiegando che “c’è stata una vera e propria prostituzione morale sul corpo sacro della nostra Carta. Anche la resistenza”, ha detto, “è stata negli anni svuotata di contenuto, fino a diventare adattamento e non cambiamento”. Secondo il sacerdote, però, ci sono “momenti nella vita in cui tacere diventa una colpa e parlare diventa un dovere morale, una responsabilità, un imperativo etico”, momenti secondo lui come questo.
“Sono qui con voi”, ha spiega don Ciotti, “per proteggere la nostra Costituzione. Io sto da una parte sola, dei diritti, della libertà, della dignità delle persone”, dicendosi anche pronto a “collaborare per le scelte politiche e democratiche”, purché però siano “giuste, mentre diversamente dobbiamo essere una spina propositiva al fianco di chi non fa ciò che è giusto”. Proprio per questo, il sacerdote ci ha tenuto a sottolineare come la giudice Iolanda Apostolico sia “stata bravissima [perché] ha semplicemente applicato le leggi e il diritto europeo”, ricordando come “la Costituzione rischia di essere l’ultima spiaggia di tante persone fragili e disperate, ma i suoi principi e il suo impianto sono vivi e sono il nostro futuro”.