Don Paolo Polesana morto alla vigilia di Pasqua a Borgo Santa Caterina: il dolore della Diocesi di Bergamo e dell'Associazione Russia Cristiana

IL DOLORE DELLA DIOCESI DI BERGAMO NELLA CONFERMA DELLA MORTE DI DON PAOLO POLESANA. MARTEDÌ I FUNERALI

Un enorme, grande, dolore per Don Paolo Polesana: così il vescovo di Bergamo, mons. Francesco Beschi, commenta la notizia terribile giunta alla vigilia di Pasqua 2025, confermata oggi dalla Procura e dalla stessa Diocesi bergamasca. Don Paolo Polesana è morto a Borgo Santa Caterina (Bergamo), trovato nella casa parrocchiale dal parroco Pasquale Pezzoli, sconvolto per la tragica fine di quel suo alunno brillante durante il Seminario.



Incardinato nella Diocesi bergamasca proprio a Borgo Santa Caterina dal 2017, in realtà Don Paolo Polesana negli ultimi tempi era ospite della Diocesi di Lugano per completare appieno il suo dottorato di ricerca presso la Facoltà di Teologia nell’ateneo svizzero. «Affidiamo a Cristo Buon Pastore Don Paolo Polesana», così il comunicato della Diocesi nell’annunciare il commosso lutto all’intera comunità, «è tornato dal Padre il 19 aprile 2025».



Dopo il nulla osta dato dalla Procura di Bergamo, sono stati fissati i due momenti religiosi per l’ultimo saluto terreno alle spoglie del sacerdote 44enne: lunedì sera, festa dell’Angelo, alle ore 20.30 sarà recitato un Rosario in suffragio presso la chiesa di Santa Maria degli Angeli a Lugano.

I funerali di Don Paolo Polesine invece sono stati fissati per martedì 22 aprile 2025 alle ore 10 nella parrocchia di Borgo Santa Caterina, alla presenza del vescovo di Bergamo: davanti al Mistero della Passione, morte in croce e Resurrezione del Signore in questa Pasqua rinnovata, il saluto a Don Paolo si riempie di commozione e tristezza per una fine ancora non ben chiarita ma che secondo gli inquirenti potrebbe trattarsi di un tragico suicidio.



Al netto di capire nei prossimi giorni cosa sia successo e perché, prevale in questi attimi la vicinanza e la preghiera da stringere attorno alla famiglia e alla comunità che amava Don Paolo: come redazione del “Sussidiario” ci uniamo al dolore e alla preghiera per la sua anima.

DA FLORENSKJ A RUSSIA CRISTIANA: IL DONO DI DON PAOLO E L’ABBRACCIO DEL PADRE

Don Paolo Polesana era originario di Bresso vicino a Milano e nella sua ancora giovane vita di sacerdote aveva visto una lunga carriera di studi teologici e incarichi diocesani: dopo la Laurea in Fisica e l’ordinazione sacerdotale nel 2014, Don Paolo è stato vicario nella parrocchia della Malpensata fino al 2017 quando poi è stato trasferito a Borgo Santa Caterina nella Bergamasca, iscrivendosi alla Facoltà di Teologia di Lugano dal 2019 fino ad oggi.

Il dolore visto e comunicato dal vescovo Beschi che con voce “rotta” ha parlato per l’appunto di un profondo dolore suo e di tutta la comunità, Don Paolo Polesana ha rappresentato una voce brillante e intelligente nel panorama culturale ed ecclesiale del Nord Italia.

Molto legato all’Associazione cattolica “Russia Cristiana”, segnata dall’incontro profondo con il fondatore Padre Romano Scalfi, gli studi teologici e le esperienze di vita lo hanno portato a studiare da vicino la testimonianza del filosofo cristiano Pavel Florenskij, intervenendo più volte nei seminari di Russia Cristiana per presentare il pensiero e la figura di questo grande autore della cristianità orientale. Su Florenskij aveva fatto la tesi e si apprestava ora a chiudere il suo percorso di dottorato in Teologia.

Dolore e tristezza vengono trasmessi anche nell’associazione molto vicina a Don Paolo Polesana, giunta in questa vigilia di Pasqua dalla notizia tremenda della salita prematura al Padre del fratello e amico: in quello che viene definito come «misterioso destino» viene accumunata la morte il giorno di Natale di Padre Scalfi e ora quella nella Veglia di Pasqua di Don Paolo, «la coincidenza ci fa solo pensare che adesso ci guardano e ci proteggono insieme», si legge nel messaggio postato sul portale online di Russia Cristiana.

Un dolore enorme che solo la fede nella Resurrezione riesce a lenire, conclude l’associazione convocando tutti al funerale di martedì prossimo: come spiegano ancora gli amici i Russia Cristiana, Don Paolo era diventato in questi anni «il punto di riferimento spirituale della nostra Fraternità, chi lavorava con lui aveva imparato ad apprezzarne la meticolosa dedizione».