Don Piper: “90 minuti in paradiso” è film in onda venerdì 10 marzo 2020 in prima serata su Rai2 e ispirato alla storia vera del pastore protestante e ministro di culto rimasto vittima di un incidente stradale. La pellicola, diretta da Michael Polish, racconta la storia vera di Don Piper, pastore protestante e ministro di culto, che nel 1989 tornando da una conferenza svoltasi in Texas si schianta con un semi-articolato. Uno scontro frontale con il mezzo che ha invaso la sua corsia che ha visto il pastore protestante colpito in pieno petto dal volante, mentre il cruscotto gli è crollato sulle gambe. Un impatto mortale al punto che tutti credevano il Don Piper fosse morte. Un reverendo di ritorno dalla conferenza del Texas, resosi conto dell’accaduto, si ferma per pregare il fratello scomparso. L’uomo canta e prega con lui, ma improvvisamente sente un’altra voce: è quella di Piper. L’uomo è salvo e, dopo 90 minuti di morte apparente, ritorna alla vita. Un ritorno alla normalità molto lungo per il ministro di culto che dall’incidente si è salvato con un braccio reciso e una gamba attaccata al corpo per pochissimo. Piper, infatti, ha dovuto fare un lunghissimo periodo di riabilitazione restando bloccato a letto per più di un anno.
Don Piper: l’incidente e il libro best seller
Dopo l’incidente Don Piper ha raccontato in una serie di interviste e in un libro best seller quello che ha visto in quei 90 minuti. L’uomo di fede, infatti, ha raccontato di aver visto il Paradiso e di aver affrontato un viaggio prima di far ritorno sulla Terra. Piper ha precisato di aver visto cose incredibili e meravigliose, ma anche di aver riabbracciato alcuni membri della sua famiglia come la bisnonna. Non solo, il pastore ha raccontato anche di essersi arrabbiato con Dio per il dolore immane che ha dovuto sopportare prima di ritornare a poter camminare e muoversi autonomamente. Un’esperienza unica nel suo genere che ha spinto il pastore protestante a volerla condividere in un libro scritto a quattro mani con con lo scrittore Cecil Murphey. Un successo senza precedenti visto che il libro è stato un best seller non solo in America, ma anche nel resto del mondo al punto di essere tradotto in 46 lingue. La sua storia ha anche ispirato il regista Michael Polish a realizzare un film dal titolo “90 minuti” su cui il produttore ha detto: “penso che molte persone leggano libri, specialmente storie vere, e poi il film non è nemmeno vicino alla storia vera e pieno di cose inventate. Ho detto a Don che pensavo che la storia stava in piedi da sola e il mio impegno per lui era che il film sarebbe stato il più fedele possibile al libro e che sarebbe stato un vero film d’epoca”.