Donald Trump è un fiume in piena dopo la terza incriminazione per l’assalto a Capitol Hill comunicata nella giornata di ieri. L’ex presidente degli Stati Uniti si è sfogato con i suoi fan, e attraverso un’email inviata agli investitori per la raccolta fondi in vista delle elezioni degli Stati Uniti previste nel 2024, ha fatto sapere che potrebbe rischiare fino a 561 anni di carcere dopo l’ultima incriminazione da parte del Dipartimento di Giustizia (DOJ): “Con il corrotto Doj del Disonesto Joe (Biden, ndr) – si legge sull’email come compare sul giornale americano The Hill, citato dall’agenzia di stampa Ansa – che ha illegalmente INCRIMINATO il sottoscritto ancora una volta, le notizie indicano che ora potrei affrontare un totale di 561 ANNI di prigione a causa della caccia alle streghe della Sinistra”.
In ogni caso Trump non è intenzionato ad arretrare di un millimetro e tramite un messaggio video ha confermato la sua volontà di correre per la Casa Bianca in vista delle presidenziali dell’anno che verrà: “Mi attaccano da sinistra e da destra, i marxisti, i comunisti e i fascisti, ma noi non solo sopravvivremo, saremo più forti che mai”. E aggiunge: “Abbiamo vinto nel 2016, abbiamo avuto un’elezione truccata nel 2020 e vinceremo nel 2024. Renderemo l’America ancora grande. Non ho dubbi su questo”.
DONALD TRUMP, DUBBI SULLE TEMPISTICHE: “PERCHE’ PARLARNE ORA?”
Secondo Trump le incriminazioni di questi mesi hanno il solo scopo di intralciare la campagna elettorale: “Perché non l’hanno fatto due anni e mezzo fa? – si domanda il tycoon – come mai hanno aspettato così tanto? Perché volevano che accadesse proprio durante la mia campagna».
Trump è sempre in cima alla lista delle preferenze dei Repubblicani, con il distacco dal secondo, il governatore della Florida, Ron DeSantis, che sembra allungarsi sempre di più. Quest’ultimo ha lanciato una frecciata proprio all’ex presidente, parlando così nella giornata di martedì scorso: “Chi si pone al di sopra della Costituzione non dovrebbe mai essere presidente degli Stati Uniti”.