La governante di Kensington Palace, dove abiteranno William e Kate, sarà l’italiana Antonella Fresolone. Miss Fresolone, 42 anni, ha già preso alloggio nelle sue stanze nella lussuosa residenza, ed ha alle spalle 13 anni di esperienza nella mansione di “tuttofare” al servizio della Regina Elisabetta.
Sarà lei la principale collaboratrice domestica di William e Kate, ciò significa che si occuperà del guardaroba, dell’argenteria, del cocker spaniel Lupo da portare a spasso, di stireria, lavanderia e della cucina. Insomma una serie di mansioni molto impegnative, affidate ad una persona che corrisponde ai requisiti richiesti dalla casa reale: dinamismo, affidabilità e soprattutto, com’è prevedibile, la massima discrezione.
Il nuovo erede invece avrà una “nanny” inglese quando rientrerà a Kensington Palace, dopo aver trascorso i primi mesi in campagna nella residenza dei nonni Middleton. Un incarico non da poco essere la tata del possibile erede al trono di Inghilterra, una selezione sulla quale per ora non sono trapelate notizie ma che si presume essere tra le più dure, come duro sarà l’incarico di educare, insieme a mamma e papà, il piccolo, o la piccola Windsor.
Chiediamo ad Adriana Cantisani, alias la Tata Adriana di Sos Tata, family coach di professione, qualche spiegazione in più su questo delicato compito.
Qual’è il ruolo “ufficiale” di una tata?
Una tata in una famiglia deve essere in grado di osservare il bambino, occuparsi di lui e proporgli attività consone alle fasi della sua crescita, che lo aiutino a svilupparsi. Deve sapere cosa fare in materia di pronto soccorso, essere disponibile a lavorare con la famiglia per trovare la linea educativa, infatti la comunicazione con la famiglia è molto importante.
E’ possibile che i genitori si sentano a volte “spodestati” dal loro ruolo di educatori?
Mi auguri do no, ma è possibile che ciò accada se manca la comunicazione. Sta anche al genitore di non mettersi da parte ma partecipare attivamente all’educazione del bambino.
Quando ci si trova davanti a bimbi un po’ viziati, come è meglio comportarsi?
Il bambino diventa viziato lo diventa per “colpa” del genitore, o di chi si occupa di lui. Ogni bambino con un po’ di intelligenza farà di tutto per far girare il mondo intorno a lui, e non è un segnale brutto che un bambino faccia un capriccio: è un modo di dire “sto cercando in tutti i modi di ottenere quello che voglio”, che è una cosa intelligente.
Quello che è importante è avere delle regole chiare e brevi, anche poche ma fisse, coerenti. La regola aiuta il bambino a non sgarrare e il genitore non deve farsi prendere dall’emotività solo perchè il bambino fa i capricci.
L’abbiamo conosciuta grazie a SOS Tata, ma, più precisamente, lei è una family coach: ci può spiegare cosa significa?
Il family coach è una persona che insieme alla famiglia aiuta a trovare soluzioni ad una problematica. A volte il problema è a monte, è più serio dell’apparenza, e magari serve una terapia psicologica per il genitore, cosa di cui non si occupa personalmente la family coach. Io posso trovare con la famiglia un percorso educativo da seguire, in modo che la comunicazione genitori-figli sia più chiara e riescano ad andare d’accordo nel quotidiano.
Se ad esempio la mamma va in ansia perchè il bambino non mangia è lei ha avuto problemi alimentari è un altro problema, più legato alla psicologia della mamma.
Quella del family coach è una professione riconosciuta in Italia o è ancora poco richiesta?
Family coach è un termine un po’ generico. Chi fa family coach può essere anche uno psicologo, un counseller, e non può essere il contrario…perchè chi fa la family coach non è necessariamente una psicologa. Non si occupa di sradicare i problemi ma suggerisce, indirizza verso una soluzione.
Dopo Sos Tata, adesso conduce su DeA Junior “Adriana, Tino e me”. Quali sono i suoi prossimi progetti?
Il mio programma “Adriana, Tino e me” accompagna il bambino nei momenti clou della giornata ma è importante dire che il nostro scopo non è quello di piazzare il bambino davanti alla tv, anzi, meglio che si veda le puntate nell’arco di un anno. Sta sera poi va in chiaro su La7 l’ultima stagione di SOS Tata, dopodichè di solito si pensa alla prossima stagione, quindi spero ci sia un futuro per questo programma.
Il 22 maggio è in uscita il mio secondo libro, “Se mi vuoi aiutare lasciami fare”, delle edizioni Kowalski. Si tratta di un libro “light”, non pesante nei contenuti, che spiega come aiutare il bambino a crescere e sviluppare le attività motorie anche attraverso le attività che si possono fare in cucina.
(Nicoletta Fusè)