Primo week end dei saldi estivi: i negozi già da qualche giorno espongono i vestiti divisi per tipo in attesa che ai cartellini venga applicato il prezzo scontato e una folla di acquirenti affamati si riversi nei punti vendita dalle prime ore del mattino, pronta a conquistare, a volte in modo ansioso e sconclusionato, capi di ogni genere.
Per evitare di incappare in brutte sorprese e scoprire di aver investito male il budget previsto (sempre che se ne fosse stabilito uno) Confcommercio ha pubblicato un piccolo vademecum per i consumatori, in modo da ricordare diritti e doveri dei commercianti e sapere cosa doversi aspettare prima e dopo l’acquisto.
Ad esempio, qual’è la “policy” in caso si decida di voler fare un cambio? Sta al negoziante decidere se cambiare un capo, a meno che non sia danneggiato o non conforme. In tal caso, secondo l’articolo 1519 del codice civile, questi ha l’obbligo di riparare o sostituire il capo, e nel caso in cui ciò non fosse possibile, di restituire il prezzo pagato, purchè il compratore denunci il vizio entro due mesi dalla data di acquisto.
Se nella stragrande maggioranza dei casi è possibile provare i capi di abbigliamento prima di acquistarli, è anche vero che questa è più una tradizione che un obbligo, e resta a discrezione del negoziante.
I pagamenti con la carta di credito devono essere effettuati assicurandosi che il negozio esponga l’adesivo che attesta la relativa convenzione.
E poi, quali prodotti possiamo trovare in vendita nel momento spesso caotico dei saldi?
Essi devono avere carattere stagionale e di moda, e sono suscettibili a un notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Nulla vieta di mettere in vendita anche capi non appartenenti alla stagione in corso, ma dovrebbero essere esposti separatamente.
Le associazioni dei consumatori invitano anche a diffidare di quei negozi che tappezzano le vetrine con manifesti che reclamizzano sconti eccessivi 8superiori al 60%) e che non espongono la merce in vendita.
Infine l’indicazione del prezzo deve essere chiara, ed esporre chiaramente il costo iniziale e il costo “saldato”.