In seguito all’ondata di violenze verso donne e bambine, specie di natura sessuale, che ha colpito l’India negli ultimi tempi, è stata lanciata una campagna di sensibilizzazione che sta facendo discutere.
L’iniziativa ha per manifesto i volti di tre divinità indù femminili, Saraswati, Durga e Lakshmisono, con il volto tumefatto e recante segni di violenza. Lo slogan che accompagna le immagini di “Abused Goddesses” recita: “Prega di non vedere mai questo giorno. Oggi più del 68% delle donne indiane è vittima di violenze domestiche. Domani sembra che nessuna donna sarà risparmiata. Nemmeno quelle alle quali rivolgiamo le nostre preghiere”.
Inizialmente questa iniziativa era stata attribuita a Save the Children, tanto che l’organizzazione stessa ha dovuto pubblicare un comunicato ufficiale per prenderne le distanze. L’amministratore delegato Thomas Candy ha spiegato: “siamo sorpresi che Save the Children sia associata a questa campagna. Sebbene lavoriamo attivamente per fermare gli abusi nei confronti di donne e bambini, non siamo stati noi a commissionarla”.
Sembra quindi che non si sappia ancora chi abbia voluto scegliere immagini di così forte impatto, ma certamente ha ottenuto una grande risonanza mediatica.
La campagna ha voluto sensibilizzare l’opinione pubblica contro la mentalità fortemente maschilista di cui è permeata la società indiana e che tende costantemente a svilire il valore della donna.
Le polemiche sono ancora in corso e se c’è chi pensa che sia un modo efficace di far riflettere, alcune intellettuali, come la giornalista Praneta Jah, hanno contestato il fatto che questa campagna, analogamente a quelle che mostrano le donne come oggetti sessuali, non fa altro che disumanizzare le donne.