Tutto il Nord America si è fermato ieri per l‘eclissi totale, un evento unico, raro e affascinante, che ha indotto milioni di persone a volgere il naso all’insù mentre il sole diventava “nero”, oscurato dalla luna. Negli Stati Uniti ma anche in Canada e in Messico, più di duecento milioni hanno assistito a questo spettacolo giudicato quasi mistico da chi l’ha vissuto in prima persona, il primo del secolo ad attraversare tutti i tre Paesi del nord America, dopo quello del 2017 che invece si concentrò soprattutto sugli USA. Un evento che, come ricorda TgCom24.it, ha visto le scuole chiuse, gli stadi e gli hotel esauriti, ma anche nozze di massa, esperimenti scientifici e le immancabili teorie complottiste fra la fine del mondo e l’intervento immancabile della politica.
Ovviamente lo spettacolo dell’eclissi totale è stato visto da miliardi di persone in tutto il mondo, collegate con i vari siti web che hanno seguito la diretta streaming. Nessuno si è voluto perdere il “sole nero”, come è stato appunto ribattezzato in questi giorni, con l’oscuramento che è scattato alle ore 12:39 locali sulle isole Cook nell’oceano Pacifico, apparendo quindi nel Messico, vicino a Mazatlan, per poi proseguire in 13 degli Stati degli Usa e arrivando fino al Canada orientale, per poi concludersi nell’oceano Atlantico.
ECLISSI TOTALE DI SOLE, 200 MILIONI DI AMERICANI COL NASO ALL’INSÙ: FOLLA A WASHINGTON E NEW YORK
Oltre oceano l’eclissi totale ha coperto un territorio di circa 32 milioni di persone, e il fenomeno, nonostante qualche problematica legata al meteo, alla fine ha interessato 48 dei 50 stati, con percentuali di visibilità che hanno oscillato fra il 20 per cento della costa sul Pacifico, fino al 90 per cento in vece di quella a Nord Est. Fra le metropoli che hanno partecipato più attivamente senza dubbio la capitale, Washington, dove in migliaia si sono ritrovati presso il National Mall; ma anche Manhattan, cuore pulsante di New York, è stata protagonista di un raduno popolare con la gente che è salita sui tetti dei grattacieli per godersi “più da vicino” lo spettacolo. Prossimo appuntamento al 2044.