SPILLO/ L’inutile Commissione d’inchiesta sulle banche
La creazione della Commissione d’inchiesta sulle banche è il miglior modo per evitare che si comprenda cosa sia avvenuto negli ultimi anni, dice GIANFRANCO D’ATRI

La creazione della Commissione d’inchiesta sulle banche è il miglior modo per evitare che si comprenda cosa sia avvenuto negli ultimi anni nel sistema bancario italiano, chi abbia contribuito a determinare il fallimento di alcune banche e l’erosione patrimoniale di quelle apparentemente sane, e, soprattutto, chi non abbia esercitato i poteri di controllo. Attualmente sono ben 15 le commissioni parlamentari d’inchiesta in carica. Non hanno sin qui chiarito nulla. Basti pensare che sono ancora in corso i lavori della Commissione Moro.
Gli italiani possono provare a conoscere la verità solo tramite il lavoro di alcuni giornalisti e commentatori oppure devono scoprirla vivendo direttamente i problemi, come le centinaia di migliaia di risparmiatori frodati. Nel caso della neocostituita Commissione, quanta fiducia dobbiamo riporre in un’allegra comitiva di 40 parlamentari che devono nei prossimi mesi far di tutto per riottenere la candidatura e forse l’elezione. Quando persino i rappresentanti dei 5stelle devono tranquillizzare i mercati e l’Europa: fosse mai che la verità più semplice sia che le banche sono andate a rotoli perché abbiamo deciso di adottare l’euro e di seguire le regole europee, bancarie e non solo?
Ma anche nella ricerca di comportamenti deviati, non necessariamente penalmente rilevanti, quale struttura investigativa e di analisi verrà messa in piedi per scoprire le malefatte di banchieri, finanzieri ed eventuali parenti? La rete del denaro è così pervasiva e complessa che nemmeno papa Francesco riesce a capire cosa accade nelle finanze vaticane, figuriamoci una siffatta comitiva.
Il numero dei componenti ci ricorda anche che 40 erano i ladroni della favola di Aladino. Se ogni membro della commissione adottasse un tema, un punto, ovvero un potenziale ladrone, e rendesse pubbliche le sue considerazioni, forse un’utilità la Commissione l’avrebbe. Ma si può chiedere a quaranta vasi di coccio di essere migliori di don Abbondio fra i vasi di ferro, cioè i poteri reali, siano cupole, logge, o Morgan Stanley?
Non fu necessaria una Commissione parlamentare per scoprire cosa ci fosse dietro alla Banca Privata di Sindona: solo un uomo coraggioso e onesto, Ambrosoli. Pagò con la vita. Fortunatamente i nostri quaranta eroi non rischiano tanto. In effetti, non rischieranno neppure di far arrabbiare gli uscieri di Banca d’Italia, figuriamoci che possano porre sotto accusa Draghi o Visco, o illuminarci sulla gestione del debito pubblico. Al più decideranno di far uscire alcune verità, soddisfacendo la folla prima delle elezioni, sicuri che dal giorno dopo nessuno penserà più alla storia di “c’era una volta la fiducia nel sistema bancario e ora non più”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Ultime notizie
-
LETTURE/ Le radici del caos globale che aumenta le disuguaglianze24.03.2023 alle 02:23
-
Diretta Mondiali pattinaggio 2023/ Streaming video Rai, oggi 24 marzo23.03.2023 alle 23:29
-
Nuovo virus nei pipistrelli in Uk: simile a Covid/ "RhGB07 può diffondersi tra umani"24.03.2023 alle 00:59
-
Lucio Caracciolo: "Guerra fredda ordine di pace"/ "Conflitto in Ucraina era latente"24.03.2023 alle 00:33
-
Amici 22 SERALE 2023/ Anticipazioni registrazione e eliminati 25 marzo: Gianmarco é..24.03.2023 alle 00:01
Ultime notizie
-
"Stonehenge non era un calendario solare"/ Lo studio: "Era una struttura religiosa"23.03.2023 alle 23:57
-
Le pagelle Italia Inghilterra(1-2)/ I voti: Acerbi se ne infischia, speranza Retegui24.03.2023 alle 00:09
-
PECHINO EXPRESS 2023, 3A PUNTATA/ Diretta: Istruiti eliminati, vincono Attiviste23.03.2023 alle 23:33
-
Risultati qualificazioni Europei 2024/ Diretta gol live score: poker Portogallo23.03.2023 alle 23:29
I commenti dei lettori