Uno studio dell'Università di Oxford svela un risvolto inquietante delle App che sono installate su tantissimi dei nostri smartphone

Facciamo il caso che abbiate scaricato sul vostro smartphone Flickr per archiviare istantaneamente i vostri scatti, organizzare velocemente degli album digitali da condividere con gli amici, ma anche per fare conoscere il vostro talento oltre la cerchia familiare e magari ricevere una proposta di acquisto di una vostra immagine da uno sconosciuto iscritto alla piattaforma. Avrete dato un’occhiata alla notifica inviatavi da Flickr sul consenso esplicito e informato al trattamento dei dati sensibili; avrete probabilmente cliccato velocemente sull’informativa sui cookie di profilazione e vi sarete messi l’animo in pace ricordando che l’Ue ha attuato il regolamento di protezione dei dati personali più avanzato al mondo. 



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