Il software “sonda” utilizzato dall’Agenzia delle Entrate per monitorare il funzionamento del sistema ha avuto riscontri positivi interni, tanto che il margine di errore, attestatosi attorno al 6% viene definito come “fisiologico”. Si dividono invece sulla materia le associazioni e la politica, tanto che se per ConfCommercio il progetto è valido e funzionerebbe, sul piede di guerra invece ci sono non solo i commercialisti ma pure il Codacons, che parlano di caos. In Parlamento invece le critiche più pesanti arrivano dagli esponenti di Forza Italia che, in merito alla vicenda, hanno già chiesto le dimissioni di Antonino Maggiore, il numero uno della stessa Agenzia delle Entrate che, andando controcorrente rispetto a quanto espresso da Vincenzo De Luca a nome di ConfCommercio, spiegano di essere stati “facili profeti rispetto ai problemi che l’avvio della fatturazione elettronica avrebbe creato”, appoggiando l’iniziativa del Codacons che ha presentato già un esposto contro l’Ade. (agg. di R. G. Flore)
3 MILIARDI DI E-FATTURE
È tutto un gran parlare in questi primi giorni della Fattura Elettronica dei vari disservizi occorsi sul portale di Agenzia delle Entrate e nei vari strumenti utili per compiere la “rivoluzione” elettronica della fatturazione scattata dal 1 gennaio 2019: il 56% delle partite Iva ora ha l’obbligo di rilasciare la fattura elettronica B2b e, secondo le valutazioni dei ricercatori dell’Osservatorio Fatturazione Elettronica & eCommerce B2b del Politecnico di Milano, «sono 2,8 milioni le imprese coinvolte: emetteranno circa 3 miliardi di e-fatture in tutto il 2019». Insomma, un impatto da non sottovalutare specie per le prossime settimane in cui le varie aziende, imprese, negozi dovranno compiere le consuete fatturazioni di fine mese: «il vero potenziale della fattura elettronica potrà esprimersi a regime e quando le imprese faranno un salto culturale oltre l’adempimento e investiranno nella digitalizzazione di interi processi operativi e non solamente sulla dematerializzazione di un documento. La collaborazione che si instaurerà all’interno degli ecosistemi, sarà il vero salto in avanti del sistema impresa con livelli superiori di efficienza, di collaborazione e di tempestività informativa», sottolinea Claudio Rorato, Direttore dell’Osservatorio Fatturazione Elettronica & eCommerce B2b, su Repubblica.
FATTURAZIONE ELETTRONICA, I DISSERVIZI RESTANO…
Al di là delle possibilità e potenzialità dell’impatto che rendono l’Italia primo Paese europeo a compiere una rivoluzione del genere, restano i disservizi iniziali che hanno portato già ad un esposto del Codacons contro Agenzia delle Entrate per questi primi giorni di utilizzo del portale dedicato. Alle lamentele del Codacons oggi è l’Agenzia fiscale sotto la guida di Antonino Maggiore a replicare fornendo i dati e i risultati del monitoraggio effettuato in questi primi giorni di gennaio: «Le nostre sonde informatiche che monitorano i flussi dei dati all’interno dei server non hanno rilevato alcuna particolare criticità, tanto meno ci risultano interruzioni del servizio», osservano da Agenzia delle Entrate. Le polemiche in realtà sono rivolte al fatto che sono stati utilizzati molti server diversi da quello dell’Agenzia e quindi i rallentamenti sarebbero stato prodotti da tale scelta dei “produttori” di fatture elettroniche: «La percentuale di errori si è attestata intorno al 6% dei casi, una cifra considerata “fisiologica” e imputabile a sbagli o imprecisioni nella compilazione delle fatture», segnala il Corriere della Sera questa mattina. Ricordiamo che l’obbligo di E-Fattura riguarda tutti i titolari di partita Iva e stabilisce di predisporre ed effettuare tutte le fatture sul web, facendole transitare dall’Agenzia delle Entrate.