Era un trionfo annunciato quello di Isabel Diaz Ayuso e così è stato: i risultati delle Elezioni Regionali a Madrid incoronano la Presidente uscente, da soli infatti i Popolari hanno ottenuto più voti dell’intero blocco di sinistra formato da PSOE, Podemos e Mas Madrid con i primi due che escono con le ossa rotta dal voto nella Comunidad de Madrid, segnale tutt’altro che benefico per le sorti del Governo Sanchez. Ha vinto la modalità alternativa di gestire la pandemia, ha trionfato l’unico elemento di spicco in crescita nel Partito Popolare, la 42enne accusata dalle sinistre di “connivenza” con l’estrema destra. Il Governo di Madrid sarà infatti un duopolio Pp-Vox, il partito di Abascal ottiene il 9% dei consensi e si aggiudica 13 seggi strategici con cui la coalizione di Centrodestra può governare per i prossimi 5 anni nella regione della Capitale. «Madrid ha presentato una mozione di sfiducia al sanchismo», ha esclamato la Presidente riconfermata con il doppio dei voti rispetto al 2019.
Male PSOE di Gabilondo, cresce senza però “picchi” Mas Madrid, crolla Ciudadanos che resta fuori dalla assemblea regionale (dal 19% invece di due anni fa), mentre il già partito “scisso” Podemos (Mas Madrid è una costola del movimento sinistra-populista) vede l’addio a sorpresa dalla politica di Pablo Iglesias: dopo essersi dimesso da vicepremier per candidarsi a Madrid, il leader radicale di sinistra ha annunciato al termine delle elezioni «Lascio tutti i miei incarichi. Quando uno non è utile deve sapersi ritirare». La leadership di Podemos passa a Yolanda Diaz, che lo ha sostituito già come vicepremier oltre che essere la Ministra del Lavoro in carica.
Ecco nel dettaglio i risultati emersi dalle Elezioni regionali del 4 maggio 2021 a Madrid, con relativi seggi:
Pp 44,58% – 65 seggi
Mas Madrid 16,99 – 24 seggi
PSOE 16,96% – 24 seggi
VOX 9,11% – 13 seggi
Unidas Podemos 7,25% – 10 seggi
Ciudadanos 3,54% – 0 seggi
PACMA (sinistra) 0,43% – 0 seggi
Vox di Rocio Monasterio ha già annunciato che voterà per la Presidente Diaz Ayuso al primo turno della Assemblea regionale il giorno della prima convocazione: perciò la maggioranza che guiderà la Comunità di Madrid potrà contare a livello teorico di 78 seggi su 69 “minimi” richiesti. Santiago Abascal (leader di VOX) ha dichiarato che i deputati Vox voteranno a favore dell’investitura di Ayuso al primo turno senza chiedere di entrare nel governo di Madrid.
I PRIMI EXIT POLL: TRIONFO DEI POPOLARI
Chiusi tutti i seggi nella Comunità di Madrid con le Elezioni Regionali che si avvicinando dunque ai primi exit poll in arrivo: secondo i primi dati in arrivo dall’exit poll di SocioMetrica, i Popolari di Diaz Ayuso avrebbero il 40% dei voti (58-62 seggi), segue Mas Madrid (sinistra ecologista) con il 19,8% (26-29), PSOE 19,3% (26-29 seggi), Vox 10,6% (13-15), Podemos 5,2% (0-8 seggi), Ciudadanos 4% (0-7); secondo invece gli exit poll di GAD3, il Pp avrebbe più seggi conquistati (62-65), segue PSOE (25-28), Mas Madrid (21-24), Vox (12-14), Podemos (10-11) e Ciudadanos senza seggi. Terzo exit poll offerto da NC Report vedono Pp al 41,9% (61 seggi), PSOE 20,9 (30), M-Madrid 15,7% (22), Vox 8,7% (12), Podemos 7,9% (11): la maggioranza assoluta richiesta, ricordmiaolo, è di 69 seggi al primo voto in Assemblea Madrid, maggioranza relativa al secondo voto se mancano i 69 al primo. Crollo importante dei socialisti (al Governo con il premier Sanchez), così come i centristi di Ciudadanos (che hanno portato a Elezioni anticipate lasciando la maggioranza con i Popolari): Diaz Ayuso raddoppia i seggi, mentre Vox e Podemos migliorano nettamente rispetto al 2019.
Alle ore 19 l’affluenza era del 69,3%, +11,2% rispetto allo stesso dato del 2019. Tanto al mattino quanto questo pomeriggio si sono segnalate diverse code ai seggi elettorali: come riporta il portale Itagnol.com, in alcune aree della regione madrilena «la partecipazione al voto è cresciuta del 5%: questo è accaduto in alcuni municipi della “cintura rossa” del sud di Madrid, come Móstoles (30,13% di partecipazione alle 13), Parla (27,95%), Leganés (31,69%), Getafe (31,54%), città che votano tradizionalmente a sinistra». Ora occorre attendere i risultati definitivi per vedere se il “blocco” di Centrodestra avrà retto all’appello unito di Podemos, PSOE e Mas Madrid “contro il rischio fascismo” dell’avanzata di Vox: difficilmente potrà perdere la candidata dei Popolari ma resta da capire se riuscirà a governare da sola o avrà bisogno dell’appoggio di Vox. Stamane, cinque attiviste del collettivo femminista Femen sono state fermate dalla polizia spagnola a Madrid dopo essersi presentate al seggio in cui era chiamata a votare per le elezioni regionali Rocío Monasterio, candidata del partito di estrema destra: «queste elezioni cambieranno la storia della politica spagnola», ha commentato subito dopo la leader di Vox Madrid non volendo commentare gli attacchi delle attiviste a seno nudo.
REGIONALI COMUNITÀ MADRID: VOTO CRUCIALE IN SPAGNA
Urne aperte in Spagna per le Elezioni Amministrative nella Comunità di Madrid, la terza per grandezza dopo Catalogna e Andalusia: oggi 4 maggio si rinnova il parlamento regionale della Capitale spagnola dopo una campagna elettorale a dir poco incendiaria. Tra lockdown, scontri efferati tra i candidati, leggi “etiche” e crisi economica, le Elezioni a Madrid si preparano ad un test importante per il futuro della Spagna tra “centrodestra e “sanchismo” (ovvero il Premier Psoe Pedro Sanchez). Lunghe file fin dal mattino per le vie di Madrid, con distanziamenti e regole anti-Covid rigidissime applicate in tutti i seggi per poter permettere il voto regionale: i risultati dovrebbero arrivare nella giornata di domani, con la diretta e gli exit poll disponibili già da questa sera dai 1084 seggi coinvolti nelle Elezioni Amministrative.
Grande favorita dai sondaggi la “stella” del centrodestra spagnolo, Isabel Diaz Ayuso, presidente uscente con un seguito elettorale cresciuto a dismisura nell’ultimo anno. Ma il voto potrebbe confermare anche la necessità di un accordo con Vox per i Popolari, rilanciando l’asse di Centro-destra contro l’avanzata delle sinistre Psoe-Podemos anche per il futuro della Spagna. I 136 membri della Asamblea de Madrid sono eletti attraverso liste bloccate – senza preferenze – attraverso un sistema proporzionale definito dal metodo D’Hondt: «al riparto dei seggi accedono però solo i partiti che superano una soglia di sbaramento pari al 5% della somma di voti validi e schede bianche», spiega il focus di YouTrend. Nella prima seduta del nuovo Parlamento viene eletto tra i suoi membri il Presidente della Comunità: richiesta la maggioranza assoluta (69 Sì) ma, in caso di mancato raggiungimento, è prevista una seconda votazione in cui è sufficiente la maggioranza semplice (più Sì che No).
ELEZIONI MADRID, CANDIDATI E SONDAGGI
Prima di addentrarci nei sondaggi per le Elezioni Regionali di Madrid, diamo un’occhiata ai candidati dei principali partiti in competizione con principali appelli al voto:
Partito Popolare, Isabel Diaz Ayuso: «Perché il voto unico del Partito popolare è l’unico vaccino efficace contro il Sanchismo contro questo radicalismo, contro la rovina, contro gli scontri in strada».
Vox, Rocio Monasterio: «o comunismo o libertà […] Saremo decisivi per la formazione del Governo»
Unidas Podemos, Pablo Iglesias: «democrazia o fascismo […] Grazie al voto dei lavoratori avremo un governo decente».
PSOE, Angel Gabilondo: «Governare seriamente. Non si tratta solo di Madrid, ma della democrazia»
Mas Madrid, Monica Garcia: «governo per Madrid con ciò che conta davvero. Andiamo a trasformare gli applausi in voti. Ogni voto è entusiasmo e speranza»
Ciudadanos, Edmundo Bal: «Antidoto al populismo, un servitore dello Stato che non sopporta l’ingiustizia, le menzogne e le pressioni della politica nei confronti dei funzionari pubblici».
I Popolari già hanno fatto sapere che in caso di non maggioranza assoluta l’accordo con Vox può essere effettuato senza problemi, «a condizione di non fare mai un patto con l’estrema sinistra», ha chiarito la giovane Diaz Ayuso. Gli ultimi sondaggi dati da El Pais nelle prime ore del voto vedono la candidata dei Popolari in netto vantaggio e con la quasi certa vittoria finale: PP 40,9%, PSOE al 21,2% (calo rispetto al 27% delle elezioni nel 2015), gli ecologisti di Mas Madrid (16,3%), Vox al 9,4%, Podemos al 7,3% e Ciudadanos al 3,8%.