Diretta delle Elezioni Regionali Marche 2025: domani lo spoglio, verso i risultati. Liste, candidati, affluenza e come si vota: sfida tra Acquaroli e Ricci

DIRETTA ELEZIONI REGIONALI MARCHE 2025: I DATI SUL VOTO ALLE 23

I seggi sono chiusi, si è quindi conclusa la prima giornata di voto per le Elezioni Regionali Marche 2025, ma le urne riapriranno domattina alle 7 per restare a disposizione degli elettori marchigiani fino alle 15, quando poi scatterà lo spoglio. Ma per ora si possono analizzare i risultati dell’affluenza, con quella definitiva per questa prima giornata che ci restituisce il 37,71% a livello generale.



Il sito regionale delle Marche fornisce anche i dati per circoscrizione: l’affluenza di Ancona è al 37,72%, Ascoli Piceno invece al 36,26%, Fermo arriva al 38,37%, Macerata si ferma al 35,82% e Pesaro Urbino chiude superando leggermente il 40 per cento, visto che si attesta al 40,07%.

Restano comunque dati parziali, visto che ci sono diverse ore a disposizione per gli elettori che non hanno ancora avuto modo di recarsi alle urne per esprimere il proprio voto e contribuire alla definizione della sfida tra il governatore uscente Acquaroli e il rivale di centrosinistra Ricci. (agg. di Silvana Palazzo)



DIRETTA ELEZIONI REGIONALI MARCHE 2025: L’AFFLUENZA ALLE ORE 19

È salita al 30 per cento l’affluenza alle Elezioni Regionali 2025 nelle Marche, con la diretta che ci consente di fare il punto della situazione sul dato aggiornato alle 19, in attesa poi di quello definitivo della prima giornata di voto. A livello nazionale, il dato preciso dell’affluenza è del 30,24%, ma sono disponibili anche quelli delle circoscrizioni.

Ad Ancona l’affluenza registrata nel pomeriggio è salita al 30,08%, mentre nella provincia di Ascoli Piceno al 29,09%, a Fermo al 30,64%, a Macerata al 28,28% e Pesaro Urbino chiude con il 32,84%. (agg. di Silvana Palazzo)



DIRETTA ELEZIONI REGIONALI MARCHE 2025: I PRIMI DATI SULL’AFFLUENZA

La diretta Elezioni Regionali Marche 2025 ci regala i primi risultati, ma per quanto riguarda l’affluenza, visto che il voto è in corso e questo è l’unico dato attualmente disponibile. I numeri forniti da Eligendo fotografano la situazione alle ore 12, con un’affluenza in calo rispetto alla precedente tornata elettorale, del 2,83 per cento, visto che il dato attuale si ferma al 10,59%.

Sono disponibili anche i dati locali, provincia per provincia, da cui si evince che solo in quella di Ascoli Piceno si registra una crescita, seppur lieve, visto che è pari allo 0,51%, mentre il calo più corposo si registra nelle province di Ancona (-4,69 per cento) e Macerata (-3,69 per cento).

Dunque, l’affluenza definitiva alle ore 12 per province vede Ancona al 9,5%, Pesaro al 14,85% (-1,08), Ascoli Piceno al 11,37%, Macerata all’11,58%, Fermo al 13,15% (-1,56) e, infine, Urbino al 12,69% (-2,6). Il prossimo dato sarà fornito alle 19 di oggi. (agg. di Silvana Palazzo)

URNE APERTE ANCHE NELLE MARCHE: TUTTO SULLE ELEZIONI REGIONALI 2025, QUANDO SI SAPRANNO I RISULTATI

Sarà la prima e forse la più “contendibile” delle 7 Elezioni Regionali 2025 al via da oggi 28 settembre fino al prossimo novembre 2025: urne aperte in tutte le Marche oggi, parallelamente al voto in Valle d’Aosta (dove però i seggi rimangono aperti solo per la giornata di domenica). Con i risultati in arrivo domani al termine del secondo giorno di Elezioni Regionali Marche – con lo spoglio al via dopo le ore 15 – si saprà se il Centrodestra del Presidente uscente Francesco Acquaroli sarà riuscito a mantenere la fiducia dell’elettorato, o se a spuntarla sarà lo sfidante di questi ultimi mesi, ovvero il sindaco di Pesaro Matteo Ricci appoggiato dal campo largo progressista.

Urne aperte il 28-29 settembre con orari standard come in ogni voto regionale – ovvero dalle 7 alle 23 oggi e domani dalle 7 alle 15, con lo spoglio al via nel pomeriggio – e con le consuete modalità di accesso ai seggi distribuiti nei 5 collegi elettorali coincidenti con le provincie di Ancona, Pesaro e Urbino, Macerata, Fermo e Ascoli Piceno. Un Centrodestra contro un “campo larghissimo”, prodromo (spera la segretaria dem Schlein) di quanto potrebbe accadere nel 2027 con le Elezioni Politiche: a differenza delle altre Regioni al voto – Campania, Calabria, Veneto, Toscana, Puglia – le Marche hanno visto una campagna elettorale molto accesa e senza un preciso candidato “blindato” alla vigilia.

Elly Schlein con il candidato Pd alle Regionali Marche, Matteo Ricci (ANSA 2025)

In attesa dei risultati in arrivo come sempre in diretta domani pomeriggio, i primi dati live sull’affluenza alle urne saranno già rese note in giornata secondo gli orari standard: alle ore 12, alle 19 e alla chiusura dei seggi alle 23, mentre l’affluenza finale sarà resa nota solo dopo le ore 15 di lunedì 29 settembre 2025. La sfida Acqauaroli-Ricci rischia di seguire uno spoglio fino all’ultimo voto, dopo che due differenti modalità e proposte politiche per le Marche si sono scontrate in questi mesi di campagna elettorale: sanità, economia locale, turismo al centro dei dibattiti, con un recupero importante iniziale del campo largo che ha visto poi un consolidamento della giunta di Centrodestra sul finire della campagna elettorale.

COME SI VOTA ALLE REGIONALI NELLE MARCHE E QUANTI CONSIGLIERI VENGONO ELETTI

Tutto però è in bilico in attesa dei risultati definitivi in arrivo solo domani dopo lo scrutinio finale: capire come si vota alle Elezioni Regionali Marche 2025 del resto non è così difficile, anche perché segue il sistema elettorale generale delle Regioni a statuto ordinario, con un unico distinguo. Nelle Marche viene considerato vietato il voto disgiunto, perciò non è possibile votare per un candidato Presidente e una lista affiliata ad un altro candidato Governatore.

Per il resto, l’elettore con tessera elettorale e documento d’identità valido, può recarsi nel proprio seggio per votare il candidato Presidente ed eventualmente fino a due candidati consiglieri, con la regola vigente dell’alternanza di genere. È possibile votare solo la lista, e il voto va automaticamente al relativo Presidente, oppure l’opposto vede poi dividersi il voto sulle varie liste a sostegno.

Sono in tutto 30 i consiglieri eletti nel Consiglio Regionale delle Marche, dopo che negli ultimi 5 anni la maggioranza di 19 consiglieri del Centrodestra ha tenuto compatta la giunta contro gli 11 consiglieri dell’opposizione: dopo la vittoria di Acquaroli alle Elezioni Regionali del 2020 furono in tutto 8 i seggi in quota Lega, seguiti dai 7 di FdI, con 2 per Forza Italia e 1 per Popolari Marche-Udc e Civita Civici. All’opposizione hanno invece partecipato 6 membri del Pd, con 1 per Italia Viva, 1 per Rinasci Marche, 2 infine i consiglieri del M5s.

CANDIDATI E SONDAGGI MARCHE: IL TESTA A TESTA TRA ACQUAROLI E RICCI

Dopo la firma del decreto di indizione delle Elezioni Regionali Marche 2025 per la due giorni di oggi e domani (28-29 settembre 2025), l’ufficializzazione delle liste ha visto la conferma di 6 candidati Presidente, con però le grandi probabilità di vittoria ad uso esclusivo delle due coalizioni “extralarge”. Con il Centrodestra che ha governato gli ultimi 5 anni in giunta regionale si presenta per il mandato bis il Governatore Francesco Acquaroli, appoggiato dalle liste FdI, Lega, Forza Italia, Udc, Noi Moderati, Civici per Acquaroli e I Marchigiani per Acquaroli.

A sfidarlo il sindaco di Pesaro Matteo Ricci, appoggiato dal suo partito, il Pd, assieme a M5s, AVS, Progetto Civico, Progetto Marche, Pace Salute e Lavoro, Ricci Presidente. Gli alti 4 candidati Presidente sono Claudio Bolletta con Democrazia sovrana e popolare (Dsp), Lidia Mangani con il Partito Comunista Italiano, Francesco Gerardi per Evoluzione della Rivoluzione (Edr), Beatrice Marinelli con Evoluzione della Rivoluzione.

Regionali Marche, la vittoria di Acquaroli nel 2020 con Giorgia Meloni (ANSA, Gianluigi Basilietti)

Nel 2020 fu trionfo per il candidato del Centrodestra Francesco Acquaroli, contro il Centrosinistra di Maurizio Mangialardi, battuto con ben il 12% di scarto finale: in una Regione storicamente vicina all’elettorato progressista, la vittoria nelle Marche mise un primo mattoncino fondamentale per Giorgia Meloni nella lunga rincorsa maturata poi alle Elezioni Politiche di due anni dopo alla guida del Centrodestra nazionale. Guardando invece allo scenario in campo 5 anni dopo, la politica italiana è cambiata radicalmente con la coalizione costruita del “campo largo” che unisce i vari Dem, M5s e centristi per provare a scalzare la classica composizione che governa a Palazzo Chigi e anche il Consiglio Regionale di Ancona nell’ultimo quinquennio.

Partito nettamente davanti nei sondaggi nazionali ad inizio 2025, il sindaco di Pesaro Matteo Ricci ha subito una battuta d’arresto ad inizio estate con la notizia delle indagini a suo carico per il caso Affidi nella sua città: da quel momento in poi il testa a testa fra le due coalizioni ha portato nelle ultime rilevazioni elettorali pre-silenzio un lieve ma importante “corto muso” avanti per il Governatore uscente in quota FdI.

I sondaggi politici dell’Istituto Noto presentati a Porta a Porta lo scorso 9 settembre presentavano una distanza ridotta con vantaggio di Acquaroli al 49,5% contro il 47% dello sfidante Dem: nel sondaggio invece realizzato da Emg Different tra l’8 e il 10 settembre, sempre sui risultati delle Elezioni Regionali Marche 2025, il vantaggio del Governatore era salito a 6 punti con il 52% contro Ricci e il campo largo al 46%. Sui dati riferibili ai voti di lista Fratelli d’Italia rimaneva primo partito della Regione per poco sul Pd, rispettivamente 31,5% e 29%, con la Lega al terzo posto davanti a tutte le altre liste regionali.