Eli Lilly, come i farmaci anti-obesità hanno rivoluzionato il mercato: bilanci "gonfiati" e una "guerra" commerciale appena iniziata

ELI LILLY COME UNA BIG TECH GRAZIE AI FARMACI ANTI-OBESITÀ

Eli Lilly è la prima azienda farmaceutica al mondo a valere mille miliardi di dollari, un boom dovuto al successo dei suoi farmaci anti-obesità, in particolare la tirzepatide, che è venduta come Mounjaro e Zepbound. Questi farmaci stanno rivoluzionando il mercato; del resto, l’obesità è diventata un’emergenza mondiale: ci sono più di un miliardo di persone che ne soffrono, un dato raddoppiato rispetto al 1980.



Inoltre, il numero degli adolescenti colpiti è quadruplicato dagli anni ’90. Peraltro, è una malattia che ha un grande impatto sui sistemi sanitari, perché i costi sono giganteschi a causa delle gravi malattie che può causare. Ora, però, ci sono farmaci che sono in grado di regolare la glicemia, aumentare il senso di sazietà, rallentare la digestione e ridurre drasticamente il peso.



Infatti, il mercato di questi farmaci sta esplodendo: se ora vale 15-20 miliardi, potrebbe arrivare a 100-150 miliardi nel giro di 5-10 anni. In particolare, Goldman Sachs prevede una crescita di 16 volte in pochi anni.

Ozempic e farmaci dimagranti (Foto: ANSA-EPA/ALLISON DINNER)

Come evidenziato dal Fatto Quotidiano, il grande vantaggio per le case farmaceutiche, ma problema per chi ne deve fare uso, è che non si smette quasi mai: chi usa questi farmaci deve continuare a prenderli a lungo per continuare ad avere benefici, dunque sono ricavi costanti e garantiti per le aziende.

LA “GUERRA” CON LA CONCORRENZA

Lo dimostra anche il fatto che, appena il mercato è esploso, è scoppiata una “guerra” commerciale: i rivali principali di Eli Lilly sono Novo Nordisk, che produce Ozempic e Wegovy, mentre Pfizer sta entrando nel settore. Nel frattempo, Eli Lilly sta cercando alternative, come formulazioni orali non iniettabili.



Il suo boom è partito tre anni fa, quando ha ottenuto l’approvazione per la tirzepatide: da allora le azioni sono cresciute del 75%, Mounjaro e Zepbound generano più della metà del fatturato, le vendite sono aumentate del 62% e il fatturato totale dell’ultimo trimestre ammonta a 17,6 miliardi.

Eli Lilly ora viene valutata come una Big Tech in Borsa: le azioni sono “pagate” 50 volte gli utili, ai livelli di Nvidia e Microsoft. Quindi il mercato si aspetta una crescita enorme e continua, ma l’azienda deve fare attenzione alla concorrenza e ai costi, che potrebbero rallentare questo boom; per questo il colosso farmaceutico dovrà farsi trovare pronto per le nuove sfide sanitarie.