Ok, non è vero che l’Unione europea ha vietato la parola Natale, ma è vero che la sconsiglia. Inutile fare giri di “parole” (appunto) per dire che Salvini e Giorgia Meloni sono degli isterici che fanno sempre polemica per motivi politici, quando la realtà è che la massima istituzione dell’Europa unita comunque quando consiglia di “non usare nomi propri tipici di una specifica religione” (Giuseppe e Maria) e di “evitare di dare per scontato che tutti siano cristiani” intende proprio che ci conviene non usare la parola di Natale, detto come un burbero e severo genitori davanti a dei bambini un po’ scemi.
Si tratta, come rivelato da tempo, di un documento interno della Commissione europea diretto agli organi dell’Unione per aggiornare le linee guida per una comunicazione “corretta e inclusiva”, che esisteva già ma è stato rivisto recentemente. Che noia questa comunicazione inclusiva. Non si sa più che parole usare per non offendere nessuno. L’obiettivo è sottolineare che “ogni persona in Ue ha il diritto di essere trattata in maniera eguale” senza riferimenti di “genere, etnia, razza, religione, disabilità e orientamento sessuale”. Cioè, in sostanza, senza fare i finti tonti, sconsigliare di usare la parola Natale. E’ un dato di fatto. D’altronde sono anni che nella cristianissima America anche il presidente della Repubblica si guarda bene da inviare “auguri di Natale” ma usa un politicamente corretto “auguri di festività”. Neutrale e che non offende nessuno. Patetico.
Il Natale “è” una festa cristiana e basta, chi da non credente la festeggia è per farsi qualche giorno a casa dal lavoro e approfittare di una appunto festa cristiana. Meno male che un omosessuale dichiarato, sposato e sostenitore del matrimonio gay e delle adozioni gay non si vergogna di dire “buon Natale”. Elton John (insieme a Ed Sheeran) ha appena pubblicato una bella canzone di Natale, intitolata proprio, con sommo dispiacere della Commissione europea, “Merry Christmas”. Già proprio così, ci voleva un gay per ricordarci che è Natale (la canzone è anche bella, classicamente natalizia come si facevano i classici degli anni 60).