Emanuela Orlandi, il giallo del fascicolo vuoto all'Archivio di Stato verso una svolta? Novità sui documenti scomparsi: "Attendiamo riscontro dal Viminale"

Novità sul fascicolo relativo al caso di Emanuela Orlandi e trovato vuoto all’Archivio Centrale dello Stato. Il nodo dei documenti spariti sarebbe a un passo dalla soluzione, riporta Adnkronos, dopo il clamore destato dalla scoperta che il dossier era completamente privo di carte.

I documenti in questione potrebbero essere stati trattenuti presso l’ente originatore e cioè dalla Direzione centrale della Polizia di Prevenzione, ex Ucigos, del Ministero dell’Interno e ora si attende un riscontro dal Viminale per provare a recuperarli. Lo ha detto il presidente dell’attuale Commissione parlamentare di inchiesta sulla scomparsa di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori, il senatore Andrea De Priamo, in attesa di una risposta dal dicastero.



Emanuela Orlandi, tra le carte anche la corrispondenza tra l’avvocato della famiglia e il Ministero degli Esteri

De Priamo ha precisato di essere in attesa di un riscontro dal Ministero dell’Interno a cui era stata avanzata istanza di accertamento sugli atti del fascicolo in questione. Alcuni di questi documenti sarebbero finora sconosciuti alla Commissione d’inchiesta sui gialli di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori e, tra questi, figurerebbe la corrispondenza dell’epoca delle due scomparse, il 1983, tra Gennaro Egidio, legale delle due famiglie, con la Farnesina.



L’ipotesi sull’iter della documentazione mancante è che, al momento del passaggio in Archivio, sia avvenuto il solo trasferimento dei titoli dei faldoni da parte di alcuni enti. In sintesi, potrebbero essere stati riversati soltanto i frontespizi dei dossier tenendo nella sede originaria i fascicoli integrali (questo nel 2017, dopo la direttiva Renzi 2014 per la declassifica e il versamento straordinario di documenti all’Archivio centrale dello Statocome contributo per la ricostruzione di eventi che hanno segnato la storia del Paese“.

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