Emilia Romagna, annullati indennizzi Covid a cliniche private, Aiop: "Non rispettati accordi", l'assessore precisa: "Abbiamo corretto gli errori dell'atto"

Sanità privata, la regione Emilia Romagna ha annullato la delibera per i ristori Covid alle cliniche accreditate che nel periodo della pandemia avevano messo a disposizione posti letto, con un accordo che prevedeva un indennizzo pari ad 80 milioni, a fronte della rinuncia delle strutture alla cassa integrazione per i dipendenti. Dopo le polemiche scoppiate soprattutto da parte dell’Associazione Ospedalità privata Aiop, che ha accusato la giunta di non aver rispettato gli accordi e di aver fatto marcia indietro su un provvedimento che era stato permesso dal governo nella prima fase dell’emergenza, è arrivata anche la risposta dell’assessore regionale alle politiche per la salute.



Come riporta il Corriere della Sera, in vista del prossimo incontro che si terrà dopo ferragosto, Massimo Fabi ha dichiarato che si tratta di una correzione di un errore fatta da una amministrazione trasparente, che dopo controllo ha stabilito che l’indennità non è tecnicamente applicabile in quanto, non conforme alle leggi nazionali che imponevano di non sforare i limiti di spesa imposti dal regolamento sulla stabilità finanziaria.



Michele De Pascale (Ansa)

Emilia Romagna annulla indennizzi Covid a cliniche private, Fabi: “Legge non prevede di sforare limiti di spesa”

Dopo l’annullamento della delibera sui ristori Covid alle cliniche private, la Regione Emilia Romagna chiarisce gli errori che la giunta avrebbe corretto facendo un passo indietro nell’approvazione degli indennizzi per la sanità privata che ha collaborato alla condivisione di posti letto nella prima fase della pandemia. Secondo quanto dichiarato dall’assessore Fabi: “La legge nazionale prevede forme di ristoro per il privato, ma consente agli enti regionali procedure diverse“.



Inoltre, ha precisato che: “L’atto del 2024 fu approvato a novembre quando ancora la Regione operava in regime di prorogatio in vista delle elezioni“. Motivazioni contestate da Aiop, che ha precisato, che i riferimenti critici a leggi nazionali limitative non rispondono a quanto stabilito a suo tempo. A chiedere una risposta ora è anche l’opposizione, che ha chiesto ora un chiarimento dettagliato, con la dimostrazione del totale stanziato in bilancio, in particolare il capitolo dal quale sarebbero poi stati prelevati gli 80 milioni.