LUCE E GAS/ Bollette più care, ecco gli aumenti di aprile e di maggio

- La Redazione

Dopo la stangata di marzo, ecco quella di aprile su luce e gas. E’ l’Autorità per l’energia a far sapere che, dal primo giorno di aprile, la bolletta della luce sarà più cara del 5,8%

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Dopo la stangata di marzo, ecco quella di aprile su luce e gas. E’ l’Autorità per l’energia a far sapere che, dal primo giorno di aprile, la bolletta della luce sarà più cara del 5,8%. Anche il gas aumenta, facendo registrare una crescita dell’1,8% nel trimestre aprile-giugno. Ma non finisce qui, perché il 5,8% di aumento dell’elettricità ancora non prevede l’aggiornamento per gli incentivi diretti alle fonti rinnovabili e assimilate, che porteranno il rincaro fino quasi al 10%, ma solo dal mese di maggio. A riguardo ha parlato Guido Bortoni, presidente dell’Autorità per l’energia, spiegando che questo ulteriore rincaro previsto per maggio «è ancora a livello di stima, stiamo lavorando ad ulteriori misure per far sì che i maggiori oneri dei servizi per assicurare l’equilibrio del sistema elettrico vengano in parte sostenuti dai produttori e non integralmente trasferiti alla collettività dei consumatori». Bortoni ha naturalmente spiegato anche l’incremento del 5,8% che bisognerà affrontare dal mese di aprile, facendo sapere che «deriva sostanzialmente dagli incrementi del petrolio, dai maggiori costi per il mantenimento in equilibrio del sistema e dall’andamento della borsa elettrica sia per effetto dell’emergenza freddo di febbraio sia in una visione prospettica». Quindi, spiega il presidente dell’Autorità attraverso una nota diffusa recentemente, «l’aumento della materia prima i cui prezzi sono ancora legati alle quotazioni del petrolio e la crescita degli oneri di distribuzione avrebbero comportato un aumento dei prezzi del 2,2%». L’Autorità dell’energia, ha fatto sapere ancora Bortoni, «sente l’esigenza di dare un segnale, chiaro e concreto. Il tempo di un mese potrà servire ai decisori delle politiche energetiche per operare le migliori scelte con modalità sopportabili per i cittadini e alle imprese, alle quali si sta già chiedendo uno sforzo titanico vista la congiuntura economica». Durante una conferenza stampa, Bortoni ha aggiunto che «efficienza energetica e fonti rinnovabili non sono in discussione. Occorre quindi creare le condizioni per reinserire la programmazione degli incentivi in un percorso di coerenza generale a tutela sia dei consumatori che dei soggetti attivi nella green economy. 

Bisogna tenere conto che alcuni obiettivi previsti dalla programmazione degli incentivi sono stati raggiunti già quest’anno, quando l’insieme degli incentivi alle rinnovabili/assimilate supererà di 10 miliardi di euro, con una spesa diretta di oltre 70 euro a famiglia, più i costi indiretti indotti nel sistema elettrico e nel mercato. Infatti, nell’aumento del 5,8% delle bollette elettriche l’effetto indiretto delle rinnovabili intermittenti vale circa il 40%».







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