Avete mai usato le cialde del caffè come fertilizzante naturale per le piante? Lo consiglia un utente su Twitter per #spenderemeno. Da un po’ di giorni il sito di microblogging più famoso al mondo è diventato un flusso di consigli e racconti all’insegna del risparmio e del vivere in tempo di crisi con inventiva, realismo e un po’ di furbizia.
Con la campagna legata all’offerta Semplice Luce (15,5 centesimi/€ al kWh sui primi 220 kWh al mese e 31 centesimi sui consumi successivi), Enel Energia ha infatti lanciato agli italiani l’invito a mettere in rete esempi ed esperienze personali di risparmio e consumo virtuoso. Come ha rilevato il centro di ricerca sul marketing e i servizi dell’Università Bocconi, fino al 2007 il 13% dei prodotti acquistati al supermercato non veniva consumato e finiva nella spazzatura. Oggi lo spreco si è ridotto al 4% e continua a ridursi. La crisi ha obbligato a essere più attenti a portafoglio e spesa. E ha fatto aguzzare l’ingegno ridando energia al passaparola e alla condivisione, due “sane abitudini” che stanno venendo a galla anche sui social, al punto che raccontare coi 140 di Twitter idee, soluzioni e consuetudini sta diventando contagioso.
E depurato di battutisti e indignados – su Twitter non mancano mai – il tam tam innescato ha il pregio di far emergere stili di vita molto più diffusi e abituali di quanto non sembri. Se solo qualche anno fa chi usava il depuratore in casa per bere l’acqua del rubinetto era guardato come un marziano, oggi si scopre che tanto extraterrestre non è. Attenzioni come usare bicicletta o autobus invece dell’auto non riguardano solo ambientalisti e antagonisti delle quattro ruote.
E sulla strada del risparmio in tanti raccontano quanto valga la condivisione tanto dei bisogni quanto delle risposte. C’è chi fa il trasloco in groupage, chi ha scoperto che il carsharing non è un ideale impossibile, chi scambia giochi che i propri figlio non usano più o vestiti diventati ormai fuori taglia.
La crisi ha costretto a rivedere molte abitudini quotidiane e creato situazioni di bisogno spesso anche gravi. La campagna #spenderemeno racconta che gli italiani ce la stanno mettendo tutta anche grazie alla riscoperta del gusto di condividere e con una buona dose di fantasia.