"Prima della fine, gli ultimi giorni di Enrico Berlinguer", su La7 il docufilm sul "riformista morale" morto 41 anni fa: l'ultimo discorso e la sua eredità
Gli ultimi giorni di Enrico Berlinguer vengono ripercorsi nel docufilm “Prima della fine” di Samuele Rossi, oggi su La7. L’inizio della fine risale al 7 giugno ’84, quando fu colto da un malore durante un comizio a Padova, in vista delle elezioni europee: iniziò a sentirsi male, ma non fermò il comizio, pur mostrandosi affaticato e sudato, con difficoltà a parlare; portò a termine il suo discorso, mostrando un’espressione così sofferente da impressionare i presenti.
Al termine del comizio svenne sul palco: venne subito soccorso e portato in ospedale, dove gli fu diagnosticato un ictus cerebrale. Ricoverato in terapia intensiva, era ormai in condizioni critiche. Morì dopo quattro giorni di coma, lasciando un’eredità non solo politica, ma anche morale. Il suo funerale fu uno dei più partecipati tra quelli politici nella storia repubblicana.
ENRICO BERLINGUER, IL RIGORE MORALE E LA SUA EREDITÀ
Il docufilm “Prima della fine. Gli ultimi giorni di Enrico Berlinguer” ricostruisce quei giorni travagliati, la fine di un’intera epoca. Infatti, non è ricordato solo per le sue idee politiche, ma anche come simbolo morale: credeva in una politica come servizio, in un Paese segnato da scandali e corruzione; inoltre, voleva modernizzare il comunismo senza però rinunciare alla democrazia, ma soprattutto rappresentava la corrispondenza tra le sue parole e il modo in cui conduceva la sua vita personale.
Infatti, la sinistra non doveva limitarsi al conflitto sociale, ma lanciare un nuovo codice etico in politica. La sua azione politica fu concreta: il PCI non era solo forza di opposizione, ma partecipò a riforme fondamentali, come l’istituzione delle Regioni e la tutela dei lavoratori, e sostenne anche battaglie civili, come il referendum sul divorzio. Dunque, Berlinguer è un esempio per chi vuole cambiare davvero la politica.
L’ULTIMO DISCORSO DI ENRICO BERLINGUER
Nel suo ultimo discorso, Enrico Berlinguer criticò il sistema capitalistico e il governo, condannando le politiche economiche di Craxi e sottolineando le disuguaglianze e la mancanza di giustizia sociale; ribadì il ruolo centrale del lavoro nella democrazia e per la dignità umana. Per quanto riguarda l’Europa, Enrico Berlinguer ne invocò una che doveva essere costruita sui diritti sociali e sovranità popolare.
Fece poi un appello all’unità morale e civile, e verso la fine del suo intervento, quando il tono della sua voce si fece affaticato, concluse rivolgendosi ai compagni, invitandoli a lavorare “perché si affermi la nostra idea di democrazia e di giustizia“. Una frase diventata simbolica, anche perché fu l’ultima che pronunciò in pubblico.