Enrico Vanzina è intervenuto in qualità di ospite ai microfoni de “L’Ora Solare”, trasmissione di Tv 2000 condotta da Paola Saluzzi e andata in onda nella giornata di lunedì 30 maggio 2022. Il regista ha presentato la sua ultima opera letteraria “Diario diurno”, edita da HarperCollins, sottolineando che si tratta di una raccolta di impressioni quotidiane. L’autore ha esordito dicendo di avere scritto 122 film, poi tutti realizzati, dei quali “60 con mio fratello Carlo. Diciamo che scrivere è stata l’unica cosa che sapevo fare forse molto bene. Agli inizi, infatti, facevo il pianista di pianobar, ma a un certo punto ho capito che sarei diventato forse il pianista numero 5.000 d’Italia, allora mi sono buttato sulla scrittura”.
Il papà di Enrico Vanzina, Steno, era un grande fan di Gary Cooper: “Ricordo che un giorno ero piccolissimo e vidi mio padre tremare, quando lo riconobbe in centro a Roma. Aveva un’eleganza stupenda. Anni dopo – curiosità – sul comodino di colei che sarebbe divenuta poi mia moglie, c’era proprio una foto dell’attore”. A proposito del padre del regista, quest’ultimo ha raccontato un altro aneddoto: per il viaggio di nozze con sua moglie, Maria Teresa, prenotò una stanza all’hotel “Vittoria” di Sorrento, dove Enrico fu concepito.
ENRICO VANZINA: “VIRNA LISI? LA SUA BELLEZZA NON ERA SOLO ESTETICA…”
Nel prosieguo dell’intervista concessa a “L’Ora Solare”, Enrico Vanzina ha spiegato di conoscere bene la città di Londra: “Andammo lì a girare nel Kent un film con Paolo Villaggio e rammento che lui voleva andare a mangiare in un pub dove aveva conosciuto sua moglie. Arrivammo però alle 21.01 e per un solo minuto il cameriere ci disse che era ormai troppo tardi. Nel silenzio, Paolo sottolineò la differenza tra l’ospitalità italiana e quella britannica”.
Indelebile, poi, il ricordo di Virna Lisi: “La conobbi anche al di fuori del cinema. Noi girammo ‘Sapore di mare’ e ‘Amarsi un po”, insieme. La sua bellezza era proprio la capacità di trasmettere la bellezza, il suo modo di essere, di porsi con gli altri, di veicolare come attrice i sentimenti”. Infine, un ricordo del fratello di Enrico Vanzina, Carlo: “Dovevamo fare un film a Budapest con lui, che chiese al suo migliore amico, Marco Risi, di prendere il suo posto. Lui lo sento sempre con me”.