Esecuzione al tramonto è un western che narra delle faide tra agricoltori e allevatori con un pizzico di sentimento. Nel cast, John Agar e Mamie Van Doren

Rete 4 torna a dare grande spazio al cinema, visto che in una finestra pomeridiana odierna del palinsesto andrà in onda il film Esecuzione al tramonto (titolo originale Star in the Dust), un western drammatico con tinte sentimentali, diretto nel 1956 da Charles F. Haas, prolifico regista televisivo e cinematografico dell’epoca e che ha dato vita a numerosi altri successi. Come protagonista troviamo John Agar, già noto per ruoli da eroe in film di fantascienza e western degli anni Cinquanta, come Il mostro della laguna nera (1954) e Revenge of the Creature (1955), al suo fianco invece troviamo con un ruolo ancora più centrale Mamie Van Doren, attrice e cantante che, pur non ottenendo la fama desiderata è riuscita a ritagliarsi ampio spazio in tante avventure dell’epoca nel mondo dello spettacolo.  Le musiche della pellicola appannaggio di Frank Skinner, storico compositore della Universal che ha dato vita nell’arco della sua carriera a numerosi altri successi. Una storia in grado di amalgamare diverse componenti come dramma, tensione morale e paesaggi, tipico del miglior western anni Cinquanta.



La trama del film Esecuzione al tramonto: la tensione tra allevatori e agricoltori

Il film Esecuzione al tramonto è ambientato in una cittadina dell’Ovest americano, dove un’esecuzione imminente rischia di scatenare una spirale di violenza, troviamo il primo protagonista nei panni dello sceriffo Bill Jorden (interpretato magistralmente da John Agar), ha ricevuto l’ordine di condurre al patibolo Sam Hall, un assassino condannato a morte per avere commesso tre omicidi.



Tuttavia, l’arrivo del giorno dell’esecuzione provoca un’ondata di tensione in città, con una fazione composta da un gruppo di allevatori (mandanti delle uccisioni), vuole aiutare Sam a fuggire, dall’altro lato, gli agricoltori vanno in pressione quando però iniziano a venire a galla degli spiazzanti segreti, legami familiari e interessi economici nascosti dietro la facciata della moralità pubblica. Il conflitto non è solo fisico, ma anche psicologico: lo sceriffo è combattuto tra dovere e sicurezza personale, e la popolazione si schiera. In questa cornice, emerge anche la figura della giovane Nellie (Mamie Van Doren), coinvolta emotivamente sia con il condannato che con le dinamiche sociali della città. Il film si distingue per la sua capacità di raccontare il tempo che si restringe, trasformando il tramonto in simbolo di resa dei conti.

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