Sono in condizioni disperate i due fratelli di 25 e 20 anni, rimasti coinvolti nella giornata di ieri in un’esplosione avvenuta presso la ditta di cannabis, Tree of light, di Trezzano sul Naviglio. I due ragazzi stanno lottando fra la vita e la morte, e solamente nelle prossime ore si capirà se riusciranno a superare i gravissimi traumi riportati. Intanto, come sottolineato dai colleghi del Corriere della Sera, le autorità stanno indagando su quanto avvenuto, e non è da escludere un possibile traffico illegale di prodotti. Si tratta precisamente di una serie di bombolette spray di gas butano, che vengono di solito utilizzare per lavorare illegalmente la marijuana, ritrovate nei pressi dell’esplosione. Con il gas suddetto si estrae attraverso un processo molto pericoloso (il Corriere.it ricorda che sono numerose le esplosioni verificatesi negli ultimi anni a causa di questa operazione) il “Bho”, ovvero, il “butane hash oil”, un estratto di cannabis concentrato che può contenere principi attivi (il famoso Thc), anche superiori all’80%: la marijuana venduta legalmente in Italia si assesta su valori dello 0.2. Dalle indagini risulta inoltre che il 20enne fratello del titolare, non risulta dipendente della ditta, e di conseguenza bisognerà capire come mai si trovava lì al momento dell’esplosione. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
ESPLOSIONE DITTA CANNABIS A TREZZANO SUL NAVIGLIO: LE ULTIME
Un incendio di grandi proporzioni è scoppiato nel pomeriggio di oggi a Trezzano sul Naviglio, in provincia di Milano, all’interno di una fabbrica di cannabis light a conduzione familiare e gestita da un uomo di 66 anni e dai suoi due figli, rispettivamente di 20 e 25 anni. I tre sono rimasti feriti e in particolare i due figli hanno riportato ustioni gravissime. Secondo quanto riferito da Corriere.it, a scoppiare stando alle prime ipotesi sarebbe stato un serbatoio di gpl all’interno della ditta “Tree of Light” che si occupa della lavorazione di canapa light con principi attivi entro i limiti di legge. La ditta avrebbe uno spazio all’interno di un capannone condiviso con altre società. Secondo il racconto di alcuni testimoni, nel primo pomeriggio di oggi avrebbero sentito prima alcuni botti, come dei piccoli petardi e poi l’esplosione molto violenta dalla quale sarebbe stato generato il rogo. Qualcuno ha raccontato addirittura di aver visto gli operai “volare” vicino all’area dello scoppio. Sull’innesco al momento non ci sarebbe nessuna notizia.
INCENDIO TREZZANO SUL NAVIGLIO: 2 OPERAI GRAVI
Dopo la forte esplosione ed il violento incendio, sul posto sono prontamente giunti i Vigili del fuoco, affiancati dai carabinieri, dalla locale polizia, dalla protezione civile e ovviamente i soccorritori che si sono subito occupati dei tre feriti. I due fratelli di 20 e 25 anni, sarebbero molto gravi ed uno di loro è stato trasportato in elisoccorso all’ospedale San Gerardo di Monza con ustioni su tutto il corpo molto profonde. Il secondo ragazzo è stato invece trasportato in codice rosso al Niguarda di Milano, mentre il padre 66enne è stato soccorso in codice giallo. Dopo l’incendio e le fiamme alte almeno dieci metri, le ditte circostanti sono state fatte evacuare preventivamente fino a quando non si sono concluse le operazioni di spegnimento . Il sindaco di Trezzano sul Naviglio, Fabio Bottero, ha tuttavia tranquillizzato i cittadini spiegando via Facebook, dopo l’alta colonna di fumo che si era sollevata: “Nessun rischio per l’ambiente”.