In India un uomo sarebbe stato decapitato nel corso di un sacrificio umano in onore della dea Kali. Il suo cadavere decapitato è stato ritrovato in un tempio indù nel nord est dell’India, alla periferia del villaggio di Donaipur del distretto di Birbhum, nel Bengala occidentale. Lo riferisce il quotidiano di Calcutta The Telegraph. Il corpo decapitato è stato rinvenuto nei pressi di un ceppo che di solito veniva usato per compiere sacrifici di pecore alla dea Kali. La testa dell’uomo, che deve essere ancora identificato, è stata ritrovata in un cespuglio poco distante dal tempio. Sul volto erano presenti diverse mutilazioni, mentre sul corpo sono state ritrovate numerose ferite provocate da armi da taglio.
Il corpo dell’uomo decapitato, pare, in sacrificio alla dea Kali è stato trovato la mattina da un bramino del tempio del villaggio situato a nord di Calcutta. Gli abitanti del villaggio sostengono, in effetti, di avere compiuto un sacrificio alla dea Kali. Ma sacrificando delle pecore. Le forze dell’ordine dovranno accertare se il sangue ritrovato accanto al ceppo appartenga all’uomo decapitato..
– Secondo il commissario distrettuale Rabrindranath Mukherjee, è possibile che «qualcuno abbia messo il corpo vicino al tempio per creare una messa in scena e indurci in errore». Ad insospettirlo sarebbero state le numerose ferite presenti sul corpo dell’uomo decapitato. «Nei sacrificio umano, il corpo deve rimanere senza macchia» ha spiegato, infatti, un incaricato delle indagini. «Chi ha ucciso l’uomo – ha continuato il commissario – ha messo dei fiori e bastoncini d’incenso vicino al ceppo per dare l’aspetto di un sacrificio».
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Sul posto è stato portato un cane poliziotto che ha condotto le forze dell’ordine a casa di Lalmohan Hansda, 26 anni, e di sua moglie Rani. La polizia ha fermato i due, ma – al momento – nella loro abitazione non è stato ritrovato nulla che possa collegarli all’omicidio dell’uomo decapitato.