Il doppio passaporto italiano e austriaco per i cittadini del Sud Tirol non è argomento che interessa il governo italiano, anzi. Lo ha fatto capire chiaramente senza troppi giri di parole ieri il ministro degli esteri Moavero (“Abbiamo altro a cui pensare”) e di fatto lo ha ribadito quest’oggi un altro importante esponente del governo. Riccardo Fraccaro, Ministro per i rapporti con il Parlamento e la democrazia diretta, ha diramato una nota per precisare ulteriormente la posizione dell’Italia in merito alla questione della doppia cittadinanza: «La volontà del Governo austriaco di insistere con il progetto del doppio passaporto per i sudtirolesi – spiega, come si legge sull’agenzia Ansa – è da considerarsi un’iniziativa ostile. La condivisione della cittadinanza europea rende quest’atto puramente propagandistico e su un tema così importante non possiamo accettare provocazioni». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
COSA SUCCEDEREBBE?
Un processo lungo, quello per arrivare al doppio passaporto per i sudtirolesi italiani, ha commentato Un processo lungo, quello per arrivare al doppio passaporto per i sudtirolesi italiani, ha commentato il portavoce del ministero degli esteri Peter Guschelbauer oggi a Vienna, durante la riunione della commissione esperti che studia la possibilità di doppio passaporto. In caso si arrivasse a questo progetto, i sudtirolesi di lingua e tedesca potranno votare per il parlamento austriaco, mentre il servizio civile sarà possibile solo se il neo cittadino è residente in Austria. (Agg. Paolo Vites)
IL COMMENTO DI MOAVERO
Per il ministro degli esteri Moavero, la questione del doppio passaporto italiano e austriaco “è un gran pasticcio: La concessione della cittadinanza di uno Stato ai cittadini di un altro Stato che già condividono la cittadinanza europea ci sembra un gran bisticcio di cittadinanza e di parole”. Ci sono oggi in Europa problemi ben più gravi da affrontare, ha aggiunto, “la questione della doppia cittadinanza è l’ultimo che ci sembra sia il caso di sollevare”. Va ricordato, per quanto appunto un doppio passaporto per due paesi dell’Unione europea sia assolutamente inutile, la spinosa questione del Sud Tirol, territorio che l’Italia ebbe compensazione grazie alla sua vittoria contro gli austriaci dopo la Prima guerra mondiale, ma che non è mai stato italiano, appartenuto da sempre per cultura e politica all’Austria (Agg. Paolo Vites)
DOPPIO PASSAPORTO
Non è ancora giunto il tempo del doppio passaporto per i sudtirolesi. La commissione di esperti che si riunisce oggi a Vienna, come esternato dai colleghi dell’edizione online de La Repubblica, non presenterà il disegno di legge sulla doppia cittadinanza, a discapito invece di quanto anticipato da alcuni media. La commissione è composta dai tecnici del ministero degli interni e degli esteri, che dovranno elaborare un parere sulla questione. In seguito, come ha spiegato all’Apa Peter Guschelbauer, portavoce del ministero degli esteri,ci saranno dei contatti con la giunta provinciale di Bolzano e con il governo italiano.
NON SARA’ UN PROCESSO BREVE
Non sarà sicuramente un processo breve, e ci vorrà ancora del tempo affinché arrivi il doppio passaporto per gli altoatesini. Una data importante in tal senso potrebbe essere il 14 settembre prossimo, quando Sebastian Kurz, il cancelliere austriaco, farà visita in Alto Adige per incontrare Arno Kompatscher, presidente della regione Trentino-Alto Adige. L’Austria ci tiene comunque a far sapere che non verrà preso alcun provvedimento senza avere prima l’approvazione del governo italiano nonché di Bolzano, in caso contrario l’Italia considererà ogni azione come ostile, come del resto già precisato a luglio quando un quotidiano austriaco anticipò appunto il progetto del doppio passaporto.