Una giovane mamma 22enne, Tyla Livingstone, sa che presto dovrà dire addio per sempre al suo bambino a causa di un tumore maligno che la sta uccidendo. La ragazza è affetta da un glioblastoma di grado quattro, un terribile tumore al cervello non a caso soprannominato “The Terminator” in quanto non lascia scampo a chi ne viene colpito. Secondo i medici sono solo pochi i pazienti che riescono a sopravvivere per più di cinque anni dopo che viene diagnosticato. A Tyla, mamma di Fife, in Scozia, il tumore le fu diagnosticato appena un mese dopo il parto avvenuto nel febbraio del 2018 ed ora sa che il tempo che le resta per stare accanto al suo bambino è sempre meno. Nonostante questo, la donna, come spiega Il Messaggero, ha deciso di fare qualcosa proprio per il suo piccolo, ovvero scrivere dei biglietti di auguri da aprire quando ormai sarà morta. Le aspettative di vita che le hanno riferito i medici sono infatti drammatiche: alla 22enne restano da due a cinque anni.
MAMMA 22ENNE STA PER MORIRE DI TUMORE: BIGLIETTI AL FIGLIO
Intervistata dal The Sun, la mamma 22enne ha commentato: “È straziante, mi sento così in colpa per qualcosa che non riesco a controllare”. Nonostante questo ha dichiarato che “combatterò per vivere e vedere il più possibile il mio bimbo. Il mio obiettivo è vedere mio figlio andare a scuola e fare in modo che lui mi ricordi e ricordi il suono della mia voce. Io sarò sempre con lui nel suo cuore”. Quei biglietti finora scritti dalla ragazza serviranno proprio affinché il piccolo possa sempre avere un ricordo vivo della sua splendida madre colpita da un tumore maligno. Aveva appena 20 anni quando Tyla ha iniziato ad accusare i primi sintomi della malattia. La giovane era incinta alla sua 31esima settimana quando sentì un forte dolore addominale. Mentre cercava di bagnarsi con l’acqua calda per alleviare il dolore, la sua mano si bloccò e fu colta da una strana sensazione. Dopo essere uscita dalla vasca da bagno perse i sensi. Portata in ospedale si sottopose a una risonanza magnetica che evidenziò una massa di 2 centimetri che cresceva nel lobo inferiore sinistro del suo cervello. Un mese dopo il parto la malattia si manifestò con maggiore evidenza restando paralizzata su un lato del corpo. Il suo tumore stava aumentando e solo allora scoprì che si trattava di una forma molto aggressiva che non le avrebbe lasciato scampo.