Eugenio in via di Gioia tra i protagonisti del Concerto Primo Maggio in programma nella sua storica cornice di Piazza San Giovanni in Laterano a Roma

Ci sono anche gli Eugenio in via di Gioia tra i cantanti che calcheranno il palcoscenico del Concerto Primo Maggio 2025 che quest’anno torna nella storica location di Piazza San Giovanni in Laterano a Roma. L’evento, promosso da Cgil, Cisl e Uil, quest’anno è condotto da Noemi, Ermal Meta e BigMama. Non solo, sul palcoscenico troveremo anche Vincenzo Schettini, fisico e divulgatore scientifico famoso sui social per La Fisica che ci piace. Ma chi sono gli Eugenio in Via Di Gioia? La band di genere folk-indie pop-rock è nata, musicalmente parlando dal 2012, ed ha all’attivo 5 album di inediti, ma anche una accolta. La band si chiama  così dall’unione dei nomi dei tre membri fondatori: Eugenio Cesaro, Emanuele Via e Paolo Di Gioia. A loro si è poi aggiunto Lorenzo Federici, il cui nome è diventato il titolo del primo disco.



Il gruppo, nato come artisti di strada, si è fatto strada conquistando dapprima le balere con il loro sound swing e folk fino ad arrivare al più moderno nu-folk anche se la “popolarità” è arrivata per la loro geniale idea di suonare on the road durante i viaggi in treno Italo sulla tratta Torino-Roma durante un ritardo di più di 6 ore!

Eugenio in via di Gioia: da Sanremo al nuovo album


Non solo, gli Eugenio in via di Gioia si sono poi fatti apprezzare da critica e pubblico durante il Reset Festival di Torino del 2013 e nello stesso anno hanno anche vinto il premio “Il migliore per noi” della radio partner Viva La Radio! Network. L’anno dopo pubblicano il primo disco di inediti che li porta anche a ricevere il premio della critica al  Premio Buscaglione. Seguono una serie di partecipazioni ad eventi live e collaborazioni fino all’uscita di nuovi album di inediti e al loro primo Concertone del Primo Maggio a Roma nel 2019. Lo stesso anno partecipano tra i Giovani del Festival di Sanremo con il brano “Tsunami” riuscendo ad approdare alla selezione finale per partecipare all’edizione 2020 di Sanremo, ma vengono eliminati contro Tecla Insolia.

Recentemente hanno pubblicato un disco dal titolo “Amore e rivoluzione” in cui hanno parlato d’amore come una vera e propria rivoluzione: “siamo sempre noi, siamo solo passati dal collettivo al personale”. Non solo, il gruppo ha sottolineato come in questi tempi così veloci e moderni proprio l’amore non deve essere sotto stimato o sottovalutato. “La rivoluzione è personale, sì: tornare a guardare il mondo con le lenti della pace, che pare abbiamo messo da parte” – hanno detto puntando poi il dito contro i social – “avrebbero dovuto metterci in contatto, aprirci le porte della scienza, della sapienza. Farci dialogare con il diverso, ma siamo schiavi della loro velocità di consumo: nelle passioni, nelle relazioni, in tutto”.

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