Eunice Newton Foote fu la prima scienziata a predire il cambiamento climatico e a capire l’importanza dell’anidride carbonica. Il tutto avvenne nel 1856 ma come molti altri scienziati della storia, la sua scoperta venne accolta con indifferenza dalla sua comunità, di conseguenza la stessa Eunice Newton Foote decise di non approfondire la questione. A riprenderla in mano sarà poi John Tyndall, noto fisico irlandese, che ignorando l’esistenza della collega, colse l’importanza della rifrazione dei raggi infrarossi del sole, e tutto ciò avvenne grazie alla diffusione di strumenti da laboratori avanzati, di cui purtroppo la Foote non disponeva.
In ogni caso quanto svolto dalla scienziata è di rilevanza mondiale, come spiega anche Katharine Hayhoe, climatologa dell’Università del Texas: «Ha svolto un lavoro fenomale», che poi si domanda: «cosa sarebbe riuscita a fare se fosse nata oggi?». Roland Jackson, biologo ufficiale di Tyndall, aggiunge: «nonostante lo svantaggio di essere donna nell’Ottocento e una scienziata amatoriale, è stata la prima a collegare la quantità di gas serra e il cambiamento climatico. Per questo merita di essere riconosciuta e celebrata».(aggiornamento di Davide Giancristofaro)
EUNICE NEWTON FOOTE, CHI È, 167 ANNI FA DISSE: “LA CO2 INFLUENZA LA TEMPERATURA”
Eunice Newton Foote, considerata la madre del cambiamento climatico, viene oggi giustamente celebrata da Google con un Doodle, in occasione dell’anniversario della sua nascita. Come vi spieghiamo più sotto fra gli step principali della sua carriera vi è senza dubbio quello relativo agli esperimenti con i tubi di vetro riempiti di gas ed esposti al sole per calcolare come cambia la temperatura dei corpi gassosi esposti al solo. Fu in quell’occasione che comprese l’importanza dell’anidride carbonica: Eunice Newton Foote esposte la sua tesi in uno studio dal titolo “Circostanze relative al calore dei raggi del sole” pubblicato sul The American Journal of Science nel 1856.
Il documento viene presentato in seguito ad una comunità scientifica e quindi letto da Joseph Henry, professore dello Smithsonian Institute, che lo introduce dicendo: «La sfera di competenza delle donne non abbraccia solo la bellezza e l’utilità, ma anche la verità». Non è ben chiaro se la scienziata abbia avuto possibilità di parlare ad una conferenza stampa dei suoi risultati, ma è certa invece la frase principale e nel contempo attuale del suo documento: «Un’atmosfera formata da quel gas porterebbe la nostra Terra a una temperatura più alta; e se qualcuno volesse supporre, in un periodo della storia esso fosse mescolato in maniera maggiore nell’aria, ne deriverebbe un aumento delle temperature causato dalla sua azione». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
EUNICE NEWTON FOOTE, CHI È, L’ESPERIMENTO DEL GAS E DEI TUBI DI VETRO ESPOSTI AL SOLE
Eunice Newton Foot nel corso della sua carriera ha dato vita, come ogni scienziata che si rispetti, a numerosi esperimenti fra cui uno più importante degli altri, quello attraverso dei tubi cilindrici di vetro. In cosa consiste? Come riferisce Substack.com, Eunice Newton Foot ha preso questi tubi di vetro e li ha inseriti all’interno di un termometro per poi riempirli con diversi tipi di gas, ed esporli al sole.
Obiettivo era cercare di capire cosa accade con i gas quando appunto incontrato la luce solare, e la scienziata arrivò alla conclusione che, al cambiare del gas contenuto nel tubo, la temperature raggiunge delle gradazioni differenti. Queste differenze le scopre confrontando i risultati ottenuti con dei tubi non alterati e non esposti alla luce. Inoltre, fra i suoi esperimenti, prova anche un tubo dove l’aria è più umida, scoprendo che anche il vapore acqueo faceva alzare la temperature. Il gas che raggiunge la temperatura più alta durante tutto l’esperimento è comunque il “carbonic acid gas”, quello che noi oggi chiamiamo anidride carbonica. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
EUNICE NEWTON FOOTE: CHI È, LA MADRE DEL CAMBIAMENTO CLIMATICO CHE È STATA DIMENTICATA
Eunice Newton Foote, immensa scienziata “madre” del cambiamento climatico, viene oggi celebrata da Google con uno speciale Doodle in occasione dell’anniversario della sua nascita. Si tratta di una figura che, come ricorda substack.com, è stata a lungo dimenticata, e lo testimonia il fatto che di lei non si ha praticamente nemmeno un ritratto, un disegno o una fotografia. Solamente negli ultimi anni la si sta riscoprendo. Ad esempio il New York Times, per il 200esimo anniversario della sua nascita, le ha dedicato un articolo in occasione di una rubrica di necrologi mai scritti che però si sono rivelate persone importanti, scoprendo tra l’altro che Liz Foote, una sua discendente, è una dottoranda in scienze ambientali alle Hawaii.
Inoltre il governo degli Stati Uniti le ha dedicato una pagina web sul suo sito Climate.gov, altro aspetto decisamente interessante. Infine va segnalato il fatto che da poco è stato prodotto un cortometraggio ispirato alla storia e alla vita di Eunice Newton Foote, che si può pescare in rete in maniera totalmente gratuita anche se la sua realizzazione non è a livello “Hollywood”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
EUNICE NEWTON FOOTE: CHI È, LA SCIENZIATA-ATTIVISTA CHE HA PREDETTO IL CAMBIAMENTO CLIMATICO
Il doodle della giornata di oggi è dedicato alla scienziata Eunice Newton Foote, nata esattamente oggi nel 1819. Si tratta di una delle più importante scienziate del suo tempo, che per prima si preoccupò del riscaldamento globale, scoprendo la correlazione tra le radiazioni solari e diverse tipologie di gas, ipotizzando che l’aumento dell’anidride carbonica (la Co2) avrebbe, a lungo andare, potuto riscaldare il pianeta.
Eunice Newton Foote fu, insomma, un’importante scienziata, ma anche un’inventrice e un’attivista per i diritte delle donne. Una vera e propria pioniera che riuscì a ritagliarsi un importante parte nella storia e nella comunità scientifica del suo tempo, caratterizzato da una generale diffidenza nei confronti delle donne, ottenendo risultati fondamentali ancora oggi. Nel 1848, inoltre, fu tra i firmatari (tra i quali anche il marito) della “Dichiarazione dei sentimenti” in occasione della Convention sui diritti delle donne che si tenne a Seneca Falls, assieme ad appena altre 5 donne che parteciparono all’assemblea. Eunice Newton Foote, insomma, è a tutti gli effetti una figura centrale da celebrare, in un periodo storico in cui i pari diritti e le preoccupazioni sul clima sono sempre più centrali nelle discussioni pubbliche.
Eunice Newton Foote: biografia della scienziata che ha “scoperto” il cambiamento climatico
Eunice Newton Foote, che alla nascita non presentava il secondo cognome, nacque a Goshen, piccola cittadina del Connecticut. Si trasferì, però, ben presto a Bloomfield, nello stato di New York, assieme alla madre Thirza, al padre Isaac Newton Jr, agricoltore e imprenditore non imparentato con il famoso matematico e fisico (che non ebbe mai figli nella sua vita), alle sue sei sorelle e ai cinque fratelli.
A partire dal 1836 Eunice Newton Foote decise di iscriversi al Troy Female Seminary, poi ribattezzato Emma Willard School, una scuola “rivoluzionaria” che incoraggiava le studentesse a frequentare il vicino college di scienze. Qui la Foote imparò i fondamenti della biologia e della chimica, studiando la teoria scientifica con Amos Eaton appassionandosi a quel mondo scientifico che per le sue contemporanee era, quasi, proibito. Gli studi di Eunice Newton Foote furono da subito influenzati dai testi di Almira Hart Lincoln Phelps, sorella di Emma Willard, pioniera delle scienze, esperta biologa e terza donna membro dell a prestigiosa American Association for the Advancement of Science.
Gli studi sul clima di Eunice Newton Foote
Insomma, fin dalla giovane età le scienze divennero per Eunice Newton Foote una vera e propria passione, che l’avrebbe accompagnata per tutta la vita, ed anche dentro alla tomba grazie alle importantissime scoperte che, da sola, riuscirà a fare. All’epoca dei suoi studi, infatti, l’American Association for the Advancement of Science non teneva in considerazione le donne e non permetteva loro di presentare, in pubblico, i risultati degli studi condotti.
Lo studio empirico di Eunice Newton Foote riuscì a dimostrare la correlazione tra i raggi solari e alcuni tipi di gas, tra cui l’anidride carbonica. Senza nessun aiuto da parte dei colleghi, utilizzò una pompa ad aria, quattro termometri a mercurio e due cilindri di vetro. Pompando aria al fine di scaldarli dentro ai tubi, li espose poi ai raggi solari, pompando nuovamente all’interno diverse sostanze (Co2, aria comune e idrogeno). Eunice Newton Foote constatò, così, che l’anidride scaldava in modo esponenzialmente maggiore i tubi se a contatto con i raggi solari. I suoi risultati furono presentati in pubblico all’AAAS dall’amico di famiglia Joseph Henry. Non essendo uno scienziato, però, non seppe rispondere alle domande dei colleghi della scienziata, e il suo lavoro finì per cadere nell’oblio fino al 2011 quando vennero riscoperti e pubblicati dal geologo Ray Sorenson, permettendo di consegnare la Foote alla storia.