Il CEO di Multiversity Fabio Vaccarono ospite al Forum in Masseria 2025 ha ragionato sul mismatch tra il mondo del lavoro e quello della formazione
Presente al Forum in Masseria 2025 nella sua Winter Edition, il CEO di Multiversity Fabio Vaccarono si è lanciato in un’interessante riflessione in merito all’attuale – certamente problematico – mercato del lavoro italiano che sembra essere preda di un profondo e complesso mismatch tra le competenze richieste e quelle offerte dal sistema educativo: un vero e proprio problema, ma che in quanto tale può aprire a riflessioni per giungere a delle soluzioni concrete; nelle quali l’universo Multiversity guidato da Fabio Vaccarono potrebbe assumere un ruolo di primissimo piano grazie ad un’innovativa offerta didattica interamente digitale e adattabile agli impegni dello studente.
“Gli ultimi dati sull’occupazione – ha spiegato proprio Fabio Vaccarono al Forum in Masseria – evidenziano la crescente necessità di ripensare al futuro del mercato del lavoro in Italia” ponendo soprattutto l’attenzione sull’evidente “crisi delle competenze tecniche” e sul “divario tra domanda e offerta“: infatti, secondo i dati di Unioncamere tra il 2023 e il 2024 le “difficoltà nel reperire i profili desiderati” dai datori di lavoro sono cresciute di “tre punti percentuali” arrivando a quota “48%“; rendendo chiara ed evidente la “disconnessione tra sistema educativo e mercato del lavoro” che ci costa una “perdita di produttività (..) del 2,5% del PIL” pari a circa “44 miliardi di euro“.
Fabio Vaccarono (Multiversity): “L’intelligenza artificiale può diventare un mezzo per rinnovare il sistema educativo”
Tre i maggiori aspetti di disconnessione tra domanda lavorativa e offerta scolastica – ha evidenziato ancora Fabio Vaccarono – un ruolo di primissimo piano è occupato “dalle competenze digitali e tecnologiche” che sono anche un vero e proprio tallone di Achille per le imprese dato che nel crescente mercato “dell’Intelligenza Artificiale” l’Italia si piazza ancora abbondantemente sotto la media europea con un misero “5% delle imprese italiane che utilizzano l’IA“.
In tal senso vanno le “soluzioni (..) sviluppate da Multiversity” che hanno integrato l’IA generativa a supporto “dell’apprendimento“, rappresentando – secondo Fabio Vaccarono – “una risposta concreta alla crescente domanda di competenze digitali“: lo dimostra (tra gli altri) il “sistema MultiLearn” che permette di ottimizzare “il processo educativo” a beneficio dell’accessibilità e della personalizzazione “dell’apprendimento“; il tutto dimostrando come l’IA possa essere non solo “un semplice strumento tecnologico, ma una leva di trasformazione” che richiede il “giusto approccio (..) per creare un futuro del lavoro più equo, efficiente e umano“.
