A Storie Italiane l'intervista del sindaco di Palmoli sulla famiglia nel bosco: ecco che cosa ha raccontato in diretta tv il primo cittadino
A Storie Italiane torna il sindaco di Palmoli per aggiornare la vicenda della famiglia nel bosco. Ieri c’è stata un’udienza molto importante per decidere dell’affidamento dei bimbi, che, ricordiamo, si trovano in una struttura a parte, e al momento restano ancora lontani dalla famiglia ma la situazione sembrerebbe essere in via di definizione. Il primo cittadino di Palmoli ha infatti spiegato che: “So che l’udienza di ieri è andata molto bene da quello che mi hanno riferito, con una grande apertura degli avvocati della famiglia nel bosco, che hanno riportato l’intenzione dei genitori di rendersi disponibili per tutte quelle attività richieste quest’anno dai servizi sociali”.
Quindi ha proseguito: “Come Comune abbiamo fatto presente che siamo in grado di garantire un sostegno a livello scolastico con insegnanti da mettere a disposizione per lezioni individuali e coinvolgere i bimbi con attività socio-educative con modalità che andremo a concordare, quindi risolto il problema della casa, vista la disponibilità dei genitori, io penso che molto velocemente si dovrebbe arrivare a una risoluzione del problema”.
FAMIGLIA NEL BOSCO, IL SINDACO: “LA DOCUMENTAZIONE…”
Il sindaco ha quindi continuato: “Al di là delle questioni di merito, posso sottolineare una rigidità infinita da parte della famiglia, che prima si è sottratta a ogni tipo di comunicazione, trasferendosi a Bologna senza comunicare a nessuno il luogo di domicilio, poi successivamente si era arrivati a stabilire un protocollo con attività da sviluppare nei mesi successivi, sottoscritto dall’avvocato dell’epoca, dai genitori e dai servizi sociali, ma nessuna di queste attività è stata permessa dai genitori”.
E ancora: “Larga parte della documentazione medica e scolastica è stata prodotta solo negli ultimi venti giorni, ma in precedenza la famiglia nel bosco non ha fornito la documentazione e non ha permesso alcun accertamento, c’è stato un muro contro muro per un anno, tant’è che gli avvocati si sono dimessi per questo atteggiamento dei genitori”.
FAMIGLIA NEL BOSCO, IL SINDACO: “LE AMBASCIATE STRANIERE…”
Il sindaco ha proseguito: “La vicenda è stata seguita dall’inizio non solo dall’ambasciata australiana ma anche quella inglese visto che Nathan è cittadino inglese, hanno comunicato i loro recapiti a Catherine e Nathan per contattare le due ambasciate e l’ambasciata australiana sta programmando un accesso alla casa famiglia per parlare con Catherine e rendersi conto della situazione, il tutto in accordo e su autorizzazione dei magistrati”.
Il sindaco di Palmoli ha infine sottolineato una problematica anche legata alla lingua, visto che i due genitori non parlano bene l’italiano: “Con le mie modestissime conoscenze di giustizia, il mese di aprilo mi ero accorto che le cose che dicevo a Nathan e Catherine non veniva comprese nella loro totalità quindi da quella data decisi di parlare con la famiglia nel bosco solo attraverso il loro legale, io parlavo con l’avvocato e lo stesso si faceva carico di rendere il tutto comprensibile alla famiglia anche perchè discutevamo di questioni tecniche e legali che la conoscenza superficiale dell’italiano non permettono di comprendere fino in fondo”.