CHI È FEDERICO MORLACCHI PORTABANDIERA ALLE PARALIMPIADI TOKYO 2020
Federico Morlacchi sarà oggi portabandiera dell’Italia alla cerimonia d’apertura delle Paralimpiadi Tokyo 2020 insieme a Bebe Vio, una scelta più che giustificata visto lo straordinario curriculum del nuotatore paralimpico, che è nato a Luino (in provincia di Varese) l’11 novembre 1993 ed è affetto da ipoplasia congenita al femore sinistro. Federico Morlacchi ha sinceramente ammesso che “non capivo più niente” quando gli hanno comunicato la scelta come portabandiera dell’Italia alle Paralimpiadi.
In seguito ha ricevuto il Tricolore dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: “È informato su tutto, ci tiene e si vede. Quando siamo stati ricevuti dopo il mondiale di Londra nel 2019 sapeva tutte le medaglie. Essere al cospetto e ricevere la bandiera da un personaggio di una caratura così è un valore aggiunto e ti dà ancora più responsabilità. È un riconoscimento che va oltre lo sport, di sicuro bellissimo ma porta anche una responsabilità molto grande. Quando vedrete l’Italia sfilare, la prima faccia che apparirà sarà la mia, assieme a quella di Bebe”, aveva dichiarato tempo fa Federico Morlacchi per Varese News. Il nuotatore lombardo ha comunque un palmares formidabile: alle Paralimpiadi tre bronzi nei 100 farfalla, 400 stile libero e 200 misti a Londra 2012, poi l’oro nei 200 misti più tre argenti nei 100 farfalla, 400 stile libero e 100 rana a Rio 2016, ma ricordiamo anche sei ori, nove argenti e tre bronzi ai Mondiali di nuoto paralimpico e quattordici ori, due argenti e cinque bronzi agli Europei.
FEDERICO MORLACCHI: OBIETTIVI E AMBIZIONI ALLE PARALIMPIADI TOKYO 2020
Il passato spiega benissimo il perché Federico Morlacchi sia stato scelto come portabandiera dell’Italia alle Paralimpiadi Tokyo 2020, ma sicuramente il nuotatore varesino vorrà essere grande protagonista anche in piscina di questi Giochi paralimpici giapponesi. Morlacchi aveva esposto così i propri obiettivi: “Di sicuro è stato un anno diverso e particolare. Onestamente sono dell’idea che il mio l’ho fatto: mi sono preparato al meglio ma non mi do più pressioni. Anche una sola medaglietta la accetterei molto volentieri. Tutto quello che viene sarà di guadagnato. Troppe volte diamo per scontato delle vittorie: alle Olimpiadi tutto è diverso e ogni atleta ha il sangue negli occhi”.
Il suo programma di gare sarà molto nutrito, dal momento che Federico Morlacchi gareggerà nei 100 farfalla, 100 rana, 200 misti e 400 stile libero più eventuali staffette e nella fase di preparazione si è allenato con un altro nuotatore varesino che alle Olimpiadi Tokyo 2020 ha già lasciato il segno, cioè Nicolò Martinenghi, doppio bronzo nei 100 rana e nella staffetta 4×100 mista: “Lavorare con lui è stato complicato, va troppo forte!”. I Giochi però vanno oltre il puro aspetto agonistico e Federico Morlacchi, che ne ha già fatte due edizioni, lo sa benissimo: “Voglio solo andare là e divertirmi. L’Olimpiade è sempre un’esperienza che cambia dentro, non solo dal punto di vista sportivo. Per me sarà la terza ma anche la più particolare. Prenderemo tutto il meglio che verrà e servirà da lezione per il Federico persona”.