Il Pubblico Ministero ha chiesto l’archiviazione del procedimento contro la maestra della scuola elementare Papa Giovanni di Nichelino, che nello scorso anno scolastico è stata accusata da alcuni genitori di maltrattamenti contro gli alunni di una classe per aver fatto loro vedere un film horror. “I fatti denunciati – scrive il Pubblico Ministero nella richiesta al Gip – non integrano alcuna ipotesi di reato e non sussistono idonei elementi per la sostenibilità delle accuse”.
La denuncia alla maestra era stata fatta da otto famiglie ai carabinieri. Lo stesso sindaco di Nichelino Giampiero Tolardo aveva spedito una nota al Ministero, sostenendo i genitori, raccontando che tra le altre cose la maestra aveva autorizzato la visione di un film horror a bambini di quinta elementare. Non solo questo, però: secondo le mamme e i papà la docente si sarebbe resa protagonista anche di altri fatti come una stretta di mano troppo vigorosa e il lancio di un diario verso un bambino.
PM difende la maestra: nessun maltrattamento
Tra gli episodi contestati alla maestra, non solamente il film horror fatto vedere alla quinta elementare per punizione. Come ha spiegato La Stampa, alla docente è stata attribuita anche una spinta energica ad un alunno, una stretta di mano troppo vigorosa e un diario lanciato verso un terzo scolaro. “Non si ravvisa nei fatti descritti quella condotta idonea a configurare maltrattamenti”. Secondo il PM non ci sono state sofferenze fisiche e morali abituali ma “sporadiche condotte indirizzate di volta in volta a persone offese differenti”. Dunque, nessuna accusa di maltrattamento.
Gli stessi alunni sono stati ascoltati nel corso delle indagini anche dalla preside, che hanno accusato la maestra di reazioni rigide e severe, “ma mai sfociate in episodi di violenza fisica o verbale”. I colleghi hanno difeso la maestra per quanto riguarda il fatto del film horror: lei non avrebbe deciso il film da proiettare, ma secondo gli altri insegnanti avrebbe lasciato incustodito un computer portatile. Molti genitori, nelle settimane successive alla denuncia, hanno portato via i bambini da quella scuola. Una mamma, oggi, si dice delusa: “Ho sempre creduto nella scuola e nella giustizia. Se oggi lo metto in dubbio? Sì. La gente non vuole vendetta se è tutelata, vuole giustizia”.