Francesca Mozer ha regalato a Zucchero la possibilità di credere ancora nell’amore. Dopo aver dato alla luce le figlie Alice e Irene con la prima moglie Angela, l’artista infatti ha vissuto una grande depressione a causa della fine del suo matrimonio. Parliamo degli anni Novanta, quando la popolarità del cantante era già alle stelle. E mentre la sua carriera procede a gonfie vele, la sua vita privata va a rotoli. “Nel 1993 iniziai i lavori che mi aiutarono a uscire dalla depressione: mi tenevano il cervello occupato”, ha detto in un’intervista a Sette, parlando del mulino acquistato a Pontremoli. “All’inizio ci venivo nei fine settimana e nelle vacanze con mio fratello e le mie figlie”, continua. Poi l’incontro con Francesca, quel folle amore che lo farà diventare padre del terzogenito, Aldemo Blue. Di comune accordo, la compagna e Zucchero hanno deciso di dare a loro figlio la possibilità di vivere a contatto con la natura e a non sfruttare il lusso dovuto alla popolarità del genitore: “Ha una 500: non deve ostentare. Ci chiede l’iPhone 11 perchè i suoi amici ce l’hanno? Noi gli rispondiamo che il 6 funziona ancora benissimo”.
FRANCESCA MOZER, FIDANZATA ZUCCHERO: FIGLIA DI UN NOTO COSTRUTTORE
Nata a Pietrasanta con il sogno di andare in America, Francesca Mozer ha trovato la sua terra promessa grazie a Zucchero. La compagna che sta al suo fianco da diversi anni e madre del terzo figlio del cantante, è più che conosciuta nel suo paese natale. Il padre infatti ha costruito un’ascensore che scende dalla strada e raggiunge la spiaggia, poi un hotel sospeso sulla roccia. “Erano gli anni Sessanta, si osava parecchio, ma nessuno se l’è sentita di permettergli un’opera così”, dice lei a Il Secolo XIX. Mentre nel cuore di Francesca batteva già forte il desiderio di attraversare l’oceano, cosa che farà negli anni Novanta. Nel ’92 in particolare vivrà a Ossinid, vicino a Sing Sing, “uno dei posti più freddi dell’East. Risorse umane, una cacciatrice di teste, come si dice. Decidevo il destino degli altri: tu fai questo, tu quest’altro. Dura”. E Francesca, con nel sangue l’amore per l’edilizia e le origini siciliane, riuscirà a fare gli affari più belli della sua vita proprio lontana da casa. “Da bambina, Maurizio, l’uomo di fiducia della famiglia, mi metteva al bancone del bar a lavare tazze e bicchieri”, aggiunge, rispondendo a chi le chiede se sia una manager. “Per non farmi scappare, chiudeva il passaggio con casse di birra”, continua. Poi pensa a Zucchero, al loro incontro, che le ha permesso di scoprire la Lunigiana. “Sa, non c’è solo la gente di mare ad aver carattere”, risponde al giornalista, “anche là ci sanno fare. Quando rientro a casa, appendo la
borsa e chiudo tutto fuori”.