Iran, Macron annuncia che Francia, Germania e Regno Unito sono pronti a presentare un'offerta per negoziati: "Bisogna fermare il programma nucleare"
L’Europa potrebbe portare l’Iran a trovare un accordo per fermare il suo programma nucleare. A rivelarlo è il presidente francese Emmanuel Macron, secondo cui è quasi pronta un’offerta negoziale globale da sottoporre a Teheran, con l’obiettivo di porre fine alle ostilità con Tel Aviv. La proposta sarà discussa a Ginevra, dove è organizzato l’incontro tra i ministri degli Esteri di Regno Unito, Francia, Germania e l’Alto rappresentante dell’Ue con il ministro degli Esteri iraniano.
Stando a quanto riportato dal Financial Times, Macron ritiene che i negoziati debbano portare all’azzeramento dell’arricchimento dell’uranio, che è il processo che può portare alla produzione sia di combustibile nucleare sia di materiale per le armi. Inoltre, per il leader francese bisogna limitare l’attività missilistica e il finanziamento di gruppi terroristici.

L’Iran si è sempre rifiutato di porre fine all’arricchimento dell’uranio a livello nazionale, e ciò è stato finora uno dei maggiori ostacoli al raggiungimento di un accordo. Prima che Israele attaccasse la Repubblica islamica la settimana scorsa, Teheran aveva avviato colloqui indiretti con gli Stati Uniti nel tentativo di porre fine alla prolungata situazione di stallo sul suo programma nucleare, ma la guerra ha mandato all’aria gli sforzi diplomatici.
IRAN VS ISRAELE, DIPLOMAZIA EUROPEA AL LAVORO PER LA DE-ESCALATION
La proposta europea è sorprendentemente ampia: infatti abbraccia una serie di questioni complesse che vanno oltre il contestato programma nucleare iraniano, e per questo potrebbe complicare qualsiasi soluzione, a meno che non si riesca a concordare un accordo provvisorio.
Secondo The Guardian, di recente è stata ventilata l’ipotesi di far sospendere a Tel Aviv l’arricchimento dell’uranio per tutta la durata della presidenza statunitense di Donald Trump, con la supervisione di un consorzio di Paesi del Medio Oriente, tra cui Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti. L’idea resta sul tavolo, mentre l’Iran ribadisce che non può rinunciare al suo diritto di arricchire l’uranio all’interno del proprio territorio.
La pressione per sbloccare i negoziati, però, è crescente. Ma Macron mette in guardia dall’uso della forza. “Nessuno può credere seriamente che questa minaccia possa essere affrontata solo con le attuali operazioni, perché ci sono alcuni impianti (nucleari, ndr) che sono altamente protetti e perché oggi nessuno sa esattamente dove si trovi l’uranio arricchito al 60%. Quindi dobbiamo riprendere il controllo sul programma attraverso la competenza tecnica e il negoziato“, ha spiegato il presidente francese in merito all’iniziativa di Israele.
