• Iscriviti alla Newsletter
  • Accedi
  • Registrati
IlSussidiario.net
  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net
IlSussidiario.net
  • Video
  • Cronaca
  • Politica
  • Sanità
  • Economia
  • Sport
  • Turismo
  • Chiesa
  • Video
  • Cronaca
  • Politica
  • Sanità
  • Economia
  • Sport
  • Turismo
  • Chiesa
IlSussidiario.net
IlSussidiario.net

Home » Cinema e Tv » Film e Cinema » FURIOSA: A MAD MAX SAGA/ Quel “sequel” possibile per non essere vivi ma già morti

  • Film e Cinema
  • Cinema e Tv

FURIOSA: A MAD MAX SAGA/ Quel “sequel” possibile per non essere vivi ma già morti

Stefano Parenti
Pubblicato 15 Agosto 2024
Una scena del film

Una scena del film

Furiosa: A Mad Max Saga, l'ultimo film di George Miller, si conclude con un dialogo interessante e che potrebbe essere portato avanti

Mi piace pensare che l’insuccesso di Furiosa, l’ultimo capitolo della saga cinematografica di Mad Max, sia dovuto a un “effetto di ritorno”. Di anni e anni di pellicole spese a far vedere come s’imbruttirà l’umanità, a mostrarne le perversioni, le assurdità e, soprattutto, le bestialità a cui può giungere per garantirsi la sopravvivenza. Anni e anni, pellicole su pellicole che ormai hanno stancato.


Chi è la compagna di Marco Masini?/ La confessione: "C'è una fidanzata nella mia vita"


Mi piace pensare che la gente si sia abbastanza estenuata a vedere vomito, sangue e bruttezza, e che – come è giusto che sia – al fondo dell’albero secco della nostra cultura secolarizzata stia rinascendo il bocciolo fertile del desiderio di bellezza, di virtù, di salvezza e di speranza. Ma, lo voglio ripetere ancora, questo è ciò che mi piace pensare. Un critico cinematografico, uno del mestiere, probabilmente troverebbe ben altre ragioni per questo flop inaspettato; ragioni legate al budget o al calo generale che sta subendo il cinema, o altri aspetti del genere.


CITTÀ D'ASFALTO/ Il film duro e violento, ma con una luce di speranza


A ogni modo di questo film c’è poco da riferire, se non un inatteso dialogo posto alla fine. Per due ore vediamo le atrocità di un’umanità distrutta che punta sulla cattiveria e sulla mostruosità per tentare di sopravvivere. Furiosa, la protagonista, è una bambina maltrattata e abusata che cerca la sua vendetta (nomen omen). L’abusatore è Dementus, uno dei nomi ironici del film (un altro è Scrotus): un cattivo apparentemente svitato e poco in grado di governare. In realtà, il personaggio è ben delineato perché di gente così ce n’è a iosa: superficialmente vanagloriosi, leggeri e intellettuali, in realtà ben attenti a usare la propria immagine per nascondere un’efferata crudeltà. Alcuni di questi tratti possono ricordare il Duce. Ma anche Lucifero così come descritto da Dante: un personaggio mostruoso e grottesco, a tratti quasi ironico. Ed è lì che, in realtà, conduce il male: a diventare la copia sbiadita di se stessi, scolorita, brutta ma soprattutto triste, e quindi ironica, paradossale: di una grandezza molto piccola.


Checco Zalone, successo inarrestabile da Cado dalle nubi a Tolo Tolo/ Buen camino conquisterà tutti?


Ed è su questi aspetti psicologici che emerge l’unica luce interessante del film: della propria assurdità Dementus ne è consapevole. Proprio come il Diavolo, che ha già perso pur continuando a infierire, anche Dementus continua a essere cattivo pur sapendo che, in questo modo, non otterrà mai la felicità che desidera. Anche lui, come Furiosa, ha vissuto delle tragiche perdite: la sua famiglia, e in particolare i suoi figli, di cui tiene sempre con sé il peluche. Anche lui, quindi, sta reagendo a un dolore, provocando altro dolore negli altri, affannandosi per il potere e sperando così di anestetizzare il tormento interiore. Ma non è così, come afferma con arguzia a Furiosa, divenuta lei stessa l’aguzzina: “Tu sei me. Sei già morta! Per essere vivi cerchiamo eccitazione, qualsiasi eccitazione spazi via l’irritabile nera tristezza. E ci lascia per un attimo, ma poi torna di nuovo. E dobbiamo ricominciare. E ne serve di più, ne serve sempre di più. Finché il troppo non è mai abbastanza. Noi siamo quelli già morti!”.

Una vita in cui è impossibile essere felici è una disperazione. Si ha bisogno di tutto, ma nulla soddisfa. Neanche la vendetta, neppure quella più atroce. Vivi ma già morti, come ben dice Dementus.

Il film si ferma a questo punto. Ma noi possiamo proseguire: c’è bisogno di Qualcuno che ci liberi dal male, come cantava Claudio Chieffo – le cui parole sembrano profetiche in questa estate di guerre – perché il mondo tutto intero è rimasto tale e quale. Forse è questo Qualcuno che il mondo attende – sembra suggerire questo film – e pagherebbe anche il prezzo di un biglietto per vedere.

— — — —

Abbiamo bisogno del tuo contributo per continuare a fornirti una informazione di qualità e indipendente.

SOSTIENICI. DONA ORA CLICCANDO QUI


Ti potrebbe interessare anche

Ultime notizie di Film e Cinema

Ultime notizie

Gli archivi del canale di Film e Cinema

ilSussidiario.net

il Quotidiano Approfondito con le ultime news online

  • Privacy e Cookies Policy
  • Aiuto
  • Redazione
  • Chi siamo
  • Pubblicità
  • Whistleblowing
  • MOG 231/2001
  • Feed Rss
  • Tags

P.IVA: 06859710961

  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net

Ben Tornato!

Accedi al tuo account

Password dimenticata? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Accedi

Recupera la tua password

Inserisci il tuo nome utente o indirizzo email per reimpostare la password.

Accedi
  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net