Le nozze tra Autogrill e Dufry sono state ufficializzate: il colosso elvetico è ormai prossimo ad acquisire il gruppo della ristorazione italiana operativo in autostrade e aeroporti. Stando a quanto riportato da “La Repubblica”, Dufry farà un’offerta di acquisto e scambio tesa a ritirare il titolo dal mercato e a cui la “Edizione” dei Benetton (padrona al 50,3% di Autogrill) aderirà in titoli, diventando il primo socio, con una quota che oscilla tra il 20% e il 25,2% a seconda dell’esito dell’offerta.
Più dettagliatamente, “agli azionisti del gruppo italiano vengono offerte 0,158 azioni Dufry di nuova emissione partecipando alla creazione di valore (tra cui 85 milioni di franchi di sinergie sui costi) o in alternativa 6,33 euro in contanti: un premio non troppo generoso, ma che permette a chi preferisce non aderire all’offerta di avere una via d’uscita”. Alessandro Benetton dovrebbe ricoprire il ruolo di presidente onorario e Juan Carlos Torres dovrebbe restare presidente esecutivo. Enrico Laghi, amministratore delegato di Edizione, sarà vicepresidente del nuovo gruppo insieme a Paolo Roverato, destinato a essere ad di Autogrill. Gianmario Tondato sarà presidente esecutivo dell’integrazione delle attività Usa, mentre il leader di Dufry, Xavier Rossinyol, manterrà il suo ruolo.
FUSIONE TRA AUTOGRILL E DUFRY, BENETTON: “PROSEGUE IL PERCORSO DI CRESCITA”
Sempre “La Repubblica” ha riportato le dichiarazioni di Alessandro Benetton circa la fusione fra Autogrill e Dufry: “Questo accordo permette la prosecuzione del percorso di crescita e di sviluppo di Autogrill, un asset che per Edizione rimarrà di natura strategica. L’unione tra Autogrill e Dufry permetterà la creazione del campione mondiale del settore, con una posizione di leadership in diverse geografie e su diversi servizi, favorita anche da importanti sinergie all’interno del nuovo gruppo”.
Benetton ha quindi aggiunto che Autogrill sarà protagonista, portando in dote i suoi valori e la sua cultura aziendale, in particolare sui temi dello sviluppo sostenibile e dell’innovazione. Inoltre, “in Dufry e negli attuali vertici della società abbiamo da subito riconosciuto una visione e valori comuni, uniti a una cultura manageriale e a competenze di altissimo livello riconosciute da tutto il settore”.