Gabriella Carlucci racconta le sue mille vite in televisione, politica e (oggi) cinema sulle pagine del Corriere, tra Berlusconi e la sorella Milly
È una Gabriella Carlucci a tutto tondo quella che si è raccontata sulle pagine del Corriere della Sera ripercorrendo la sua lunga vita piena di esperienze tra televisione, politica, sport estremi e – quasi soprattutto – polemiche quasi sempre infondate, tutta vissuta (quasi) all’ombra della sorella Milly che nel frattempo è diventata uno dei volti più apprezzati della televisione italiana: proprio partendo da qui, le uniche parole che Gabriella Carlucci riserva alla sorella sono nell’apertura della sua intervista, ricordando che da piccola si impegnò per essere una secchiona perché “Milly prendeva tutti 10 [e] per non sfigurare mi impegnavo al massimo“.
Il volto pubblico di Gabriella Carlucci iniziò – ricorda – grazie alla trasmissione Portobello per la quale era “inviata speciale in giro per il mondo”, distinguendosi fin da subito perché “non mi spaventava nulla” e diventando in brevissimo tempo uno dei volti più famosi del panorama televisivo dell’epoca, al punto che già nel 1988 fu messa alla guida di Sanremo con un’esperienza della quale ricorda soprattutto che “per lo stress mi riempii di puntini rossi sul collo”; mentre da quel momento – e dopo il Sanremo 1990 – debuttò a ‘Buona Domenica’ con Gerry Scotti diventando “Super-Gabry” per le sue imprese spericolate.
Gabriella Carlucci: “Fui tra i pochissimi a parlar bene di Forza Italia, ma fui presa per scema alla Camera”
Dopo qualche altro successo televisivo, la svolta pubblica per Gabriella Carlucci arrivò quando Berlusconi presentò il suo programma per il partito Forza Italia: “Ero stata – racconta al Corriere – l’unica a parlarne bene“, al punto che il Cav il giorno dopo le propose di candidarsi con lui; ed anche se gli diede una risposta negativa “fondai il dipartimento Spettacolo e Cultura” che nel 2001 le permise di farsi eleggere alla Camera.
Qui – tra i volti dei noti statisti – Gabriella Carlucci ricorda che visto che “ero di destra e portavo i tacchi, la cosa più carina che mi dicevano era che ero scema“, ma – rivendica – fu una delle poche a riuscire a promuovere delle proposte “con il sostegno di tutto l’arco parlamentare”; ma poi nel 2011 – soprattutto dopo l’esperienza disastrosa da sindaco di Margherita di Savoia – decise di lasciare la politica.
Oggi – conclude Gabriella Carlucci – “mi sono reinventata imprenditrice nel cinema” con il compito di promuovere “in Spagna e Serbia” le pellicole del Bel Paese; mentre confessando che sarebbe pronta a tornare in televisione solamente per condurre “un programma di storia” oppure una nuova trasmissione che faccia da ponte tra “chi offre lavoro e chi lo cerca”, sicuramente sarebbe “troppo scontato” presentarsi a Ballando con le Stelle.
