Protegge di più l’infezione da covid o il vaccino? Per mesi gli scienziati hanno cercato di scoprire cosa fosse in grado di dare maggiore immunità ad una persona, se appunto il farmaco anti covid o un’eventuale contrazione dello stesso coronavirus. Ora il quadro sembra ben più chiaro come ha fatto capire ieri sera l’autorevole biologa Barbara Gallavotti, ospite del programma di La7, DiMartedì, talk show condotto da Giovanni Floris. Citando un recente studio effettuato dalle autorità sanitarie americane su un campione di persone che sono state ricoverate per covid, sia dopo un precedete contagio quanto dopo una vaccinazione, l’esperta ha spiegato: “E’ stato un tema molto controverso ma adesso gli studi sono nettamente a favore del vaccino”.
Quindi la biologa argomenta: “Fra i due gruppi analizzati, è risultato che il vaccino protegge dal rischio di ricovero ospedaliero almeno cinque volte più della pregressa infezione. E, nel gruppo di persone che hanno più di 65 anni, il vaccino proteggerebbe 20 volte di più”. Come sia possibile questa maggiore protezione? Semplicemente perchè, dopo aver ricevuto un vaccino a mRna, il nostro organismo impara a produrre delle copie identiche di un solo anticorpo capace appunto di bloccare la diffusione del covid.
GALLAVOTTI: “ECCO COSA SUCCEDE AL NOSTRO CORPO QUANDO CI VACCINIAMO”
“Il vaccino a mRna – sottolineate la Gallavotti – insegna al nostro organismo a produrre molte copie identiche di un unico anticorpo, un anticorpo altamente in grado di neutralizzare il virus”. Lo stesso meccanismo invece non avviene in caso di infezione da covid, in quanto in quel caso il nostro corpo produce una serie diversa di anticorpi, meno efficaci per contrastare il contagio: “In genere l’organismo si confronta col virus intero – spiega la biologa riferendosi a quanto accade dopo l’infezione – e quindi produce un ‘cocktail’ di anticorpi. E questo cocktail dipende un po’ dalle caratteristiche dell’organismo stesso e dal modo in cui si è sviluppata l’infezione”.