Garlasco, è scontro sull'impronta 33 vicino al corpo di Chiara Poggi. Per i carabinieri nessun dubbio: è dell'assassino. Procura: "Sempio sulla scena"
Caso Garlasco: è battaglia sull’impronta palmare numero 33 vicino al corpo di Chiara Poggi, evidenza che, nella nuova inchiesta della Procura di Pavia sul delitto del 2007, secondo i consulenti dei pm appartiene all’attuale indagato Andrea Sempio. Per i carabinieri di Milano che nel 2020 misero nero su bianco la necessità di tornare a investigare nonostante la condanna definitiva di Alberto Stasi, nessun dubbio: si tratta di un elemento di sicuro interesse perché quella è la firma dell’assassino.
La localizzazione dell’impronta di mano oggi attribuita a Sempio (la cui posizione fu archiviata una prima volta nel 2017) è per gli inquirenti decisiva: esaltata sulla parete destra lungo le scale che portano alla taverna di casa Poggi, fu individuata con l’uso di ninidrina accanto al cadavere della 26enne. In quella scena, soltanto poche altre impronte: una appartenente al fratello della vittima, Marco Poggi, e alcune ai militari intervenuti dopo l’omicidio. +
La difesa di Sempio respinge l’ipotesi della presenza del giovane sulla scena al momento del delitto (sostenuta dalla Procura) e ribadisce che quell’impronta, così come il Dna sulle unghie della ragazza ed eventuali altre tracce che potrebbero essere a lui ascritte, non è altro che il segno della sua assidua frequentazione di “tutti gli ambienti” della villetta (eccetto la camera matrimoniale dei genitori di Chiara Poggi) in quanto uno dei più cari amici di Marco.
Garlasco, cosa dicono i Carabinieri della squadra omicidi di Milano sull’impronta 33
L’inchiesta in corso su Andrea Sempio – oggi nuovamente indagato per il delitto di Garlasco per l’ipotesi di concorso con ignoti o con lo stesso Alberto Stasi nell’omicidio di Chiara Poggi, affonda le radici nell’attività investigativa ripresa in mano dai militari di Milano nel 2020.
5 anni fa, infatti, i militari della squadra omicidi del capoluogo lombardo misero nero su bianco che quella impronta numero 33 repertata accanto al corpo è di sicuro interesse investigativo in quanto “è logico-fattuale che appartenga all’assassino“. Secondo chi indaga, quindi, la traccia palmare in questione sarebbe stata depositata dal killer di Chiara Poggi mentre il cadavere veniva abbandonato sulle scale verso la taverna.
